A MENTE FREDDA - In Champions League con il minimo sindacale e il cuore Juve: ora si cambia

26.05.2025 10:30 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
A MENTE FREDDA - In Champions League con il minimo sindacale e il cuore Juve: ora si cambia
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La trasferta di Venezia regala la qualificazione in Champions League, ma racchiude tutta la stagione della Juve. Sofferta. Alla fine però arriva il bottino pieno e soprattutto il pass per l'Europa più prestigiosa e ricca. Obiettivo minimo in un'annata comunque con il segno meno. Tudor parla chiaro e di fatto smentisce Giuntoli quando dice che non farà il Mondiale per Club se poi sarà mandato via. Cosa scontata. Salvo colpi di scena, alla Continassa tornerà Conte. Da qualche mese individuato come il più adatto a ricostruire, dopo il fallimento del progetto Giuntoli-Motta. Quindi grazie Igor, ma ora bisogna cambiare. Grazie anche a Locatelli. Intanto perché si è presa la responsabilità di battere un rigore, in un momento in cui il pallone pesava come un macigno.Ma in generale per tutta la stagione, in cui è risultato uno dei migliori. Alla faccia dei suoi detrattori. Se dovessimo sintetizzare: i bianconeri raggiungono l'obiettivo grazie ad un doppia guida targata Juve: Tudor in panchina e Manuel in campo. Due con il cuore bianconero. 

Il tecnico croato ha preso in mano una situazione quanto meno complicata, gruppo in confusione e mentalmente fragile. Il lavoro sulla testa dei ragazzi è stato importante e con qualche fatica ha centrato l'obiettivo che gli era stato chiesto. Non era scontato. Loca ha preso in mano la squadra, promosso capitano nella precedente gestione al termine di un insolito viaggio della fascia da capitano. Umiltà, determinazione, sacrificio, attaccamento alla maglia. Lui sì. Ora la Juve cambierà pagina. Come detto, sta per scattare il Conte bis. Tifosi divisi sulla scelta della proprietà, sponsorizzata da Chiellini. Giorgio avrà un compito importante in società. E Giuntoli? Vedremo. Nel frattempo tifosi divisi sul ritorno dell'allenatore salentino. Ma questa ormai è una consuetudine. La cosa importante è tornare a vincere, quanto meno lottare fino alla fine per farlo. Il popolo bianconero è stufo di vedere altre squadre alzare trofei.