Carlo Nesti: "Aggredito nella mia Alassio!"

Da 48 anni (1964), sono frequentatore di Alassio, la mia "città di adozione", dopo Torino.
A un grande affetto, non ha mai fatto riscontro, purtroppo, lo stesso sentimento, da parte della località ligure. In quasi mezzo secolo, sono stato invitato una sola volta a una manifestazione pubblica, in memoria dell'assessore Tomagnini, che portò ad Alassio, nel 1982, la Nazionale di Bearzot.
Nel 2007, come "risarcimento" per questa scarsa considerazione, fui convocato in Comune dall'allora sindaco Melgrati, con la presenza di Berrino senior e Tomagnini senior, per firmare la mitica piastrella del Muretto. Ebbene: per 5 anni, persino di notte, con la pila elettrica, ho cercato questa piastrella, che, per me, rappresentava un grande motivo di orgoglio. Solo poche settimane fa, ho saputo che la piastrella non era stata mai fissata: era andata perduta.
Nella consapevolezza, forse, di avere commesso un'ingiustizia, nei miei confronti, sono stato invitato dall'assessore al Turismo Agostini, sensibile al problema, alla serata finale di Miss Muretto. Ho accettato con gioia. La manifestazione, sabato scorso, cominciava alle 21,30, e mi è stato chiesto di arrivare alle 21,15. Per prudenza, mi sono presentato alle 21,05, trovando, in Piazza Partigiani, una situazione imbarazzante.
Un solo ingresso, di un metro, per tutti, in un assembramento pericolosissimo: giuria, invitati, e normali spettatori. Mi sono messo al seguito di Luisella Berrino, responsabile della giuria, impugnando il mio biglietto di invito, in modo che fosse visibile. Al momento di passare sotto un cordone, tipo "forche caudine", sono stato bloccato dalla stessa Berrino, che non mi aveva riconosciuto, e sono stato afferrato da un energumeno, per le spalle, e ricacciato, fisicamente, all'indietro.
Ho mostrato, ripetutamente, il biglietto d'invito, mentre l'energumeno minacciava: "Lei aspetti il suo turno, e non superi quella riga!". A quel punto, ho esclamato: "State traquilli: non solo non supero la riga, ma me ne vado!". Ho abbandonato, saggiamente, la piazza, per evitare la rissa.
Nelle ore successive, il sindaco Avogadro, l'assessore Agostini, e la Signora Berrino mi hanno espresso la loro solidarietà, ma si è alzato un muro di omertà, dinanzi alla mia semplice richiesta: avere un contatto con la società, che gestiva la sicurezza, trattando anche persone anziane come teppisti da discoteca.
Mi rivolgo a voi, perché dinanzi a questo "non vedo, non sento, non parlo", di sicula memoria, viene persino impedita una eventuale, e sacrosanta, denuncia per aggressione. Ho provato a entrare nel sito dell'organizzazione di Miss Muretto, dove, alla voce "stampa", compaiono un numero di Milano, e un numero di cellulare inesistenti. Chi si vuole "coprire"? E perché questo accanimento con me, che voglio bene, da sempre, ad Alassio e agli alassini?
Se qualcuno mi può aiutare, nell'identificazione di autentici "geni" della security, scrivetemi a info@carlonesti.it. Grazie!