LEONI PER...AGNELLI – Il film horror di una partita in cui si è sbagliato tutto. Quelle preoccupanti dichiarazioni a fine gara e la qualificazione nonostante tutto ancora più che possibile...

18.02.2021 08:50 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LEONI PER...AGNELLI – Il film horror di una partita in cui si è sbagliato tutto. Quelle preoccupanti dichiarazioni a fine gara e la qualificazione nonostante tutto ancora più che possibile...

Una serata da dimenticare dal primo minuto all'ultima parola davanti ai microfoni. Tutto sbagliato tranne l'azione che ha regalato il gol della speranza, quello che può sovvertire il destino di una qualificazione che sembrava quasi segnata. 

Si comincia con il primo minuto: solita ripartenza horror dalle retrovie, solita palla sanguinosa per Bentancur che, questa volta, decide di beffare anche la buona sorte con un passaggio autolesionista che innesca Taremi il quale deposita in rete al primo pallone toccato. 

Fermate il film della partita, andiamo velocemente avanti fino alle parole di Chiesa, Danilo e Pirlo.

Chiesa: “Abbiamo sbagliato l'approccio alla partita. Come sia possibile che una squadra come la Juve sbagli l'approccio in una gara d'andata di Ottavi di Champions? Non lo so, per me era la prima volta”.

Danilo: “Dobbiamo pensare che le partite cominciano dallo 0-0 e dal primo minuto. Non possiamo fare certi regali. Era il Porto che ci aspettavamo”.

Pirlo: “Abbiamo avuto paura dopo l'approccio sbagliato. Avevamo preparato la partita giocando sugli esterni per aprire il gioco e aggirare le loro linee chiuse, ma ci siamo riusciti soltanto in occasione del gol”.

Dichiarazioni che tolgono ogni dubbio: la partita è stata preparata male tatticamente e mentalmente, senza pensare ad un piano B.

Ora fate rewind e torniamo alla partita.

La reazione della Juventus manca completamente, 45 minuti di nulla totale. Un solo tiro pericoloso: Rabiot in rovesciata. Questo capitolo inedito sarebbe stato in ogni caso cancellato per la posizione di fuorigioco di Ronaldo. 

Al rientro in campo ti aspetti che almeno il secondo tempo regali un approccio totalmente diverso, o un piano B, di certo maggiore concentrazione e invece ancora una volta il Porto trova il gol in un minuto. Stavolta il regalo non lo fa un singolo giocatore ma tutta la difesa che si fa sorprendere pur restando piazzata, con Marega che affonda come coltello caldo nel burro.

E quindi dopo l'approccio sbagliato a Napoli e i 45 miunti regalati al Porto, viene sbagliato l'approccio anche nel secondo tempo. Cominciano ad essere tre indizi uno dietro l'altro, tre indizi che costituiscono una prova: la gara è stata preparata male o “semplicemente” l'attuale stato di forma e disponibilità di giocatori della Juventus non permette questo tipo di lettura tattica. Pirlo l'aveva preparata appoggiandosi sugli esterni per saltare le linee centrali chiuse del Porto, ok, ma senza gli uomini giusti, e in assenza di Cuadrado, Arthur e persino Bonucci, non si poteva dare corpo all'idea di Pirlo spenta anche dalla condizione atletica carente di una squadra visibilmente stanca. Già a Napoli mancavano totalmente i movimenti senza palla, e così è difficile mettere in pratica l'idea di gioco di Pirlo. Se poi ci si intestardisce con le ripartenze da dietro senza gli uomini di qualità per avviarle, allora si rischia la figuraccia.

Fortuna che l'unica volta che viene messa in atto l'idea tattica del tecnico bianconero, Rabiot sfonda a sinistra, mette al centro per l'ala destra Chiesa che stringe e segna il gol che potrebbe essere clamorosamente propedeutico per la qualificazione. 

Rabiot e Chiesa, gli unici due che hanno funzionato in una notte da dimenticare dal primo minuto all'ultima dichiarazione. 

Perché quando sei alla Juventus anche la comunicazione conta.

Pirlo è un uomo intelligente, imparerà dai suoi errori, l'importante è che, dopo una serata così, ognuno si prenda la propria porzione di responsabilità. Nessuno escluso. E che non si dia avvio ad un processo poco costruttivo potrebbe peggiorare le cose. 

Abbiamo usato “rewind” e “play”. Ma visto che questo film non ci è piaciuto, ora pigiate “stop”. 

E dimentichiamo in fretta riponendo fiducia nella Juventus e in quel gol che nonostante tutto lascia aperta la porta verso i Quarti....

Vincenzo Marangio – Radio Bianconera

Twitter - @enzomarangio