DS Pontedera: "Società come Juventus, Inter, Milan e Atalanta con squadre B riescono a formare giocatori di altissimo livello"

Carlo Taldo, direttore sportivo del Pontedera, ha analizzato l'avvio di stagione della sua squadra nel corso della trasmissione 'A Tutta C' in onda sulle frequenze di TMW Radio:
Direttore, partiamo da una delle novità di questa stagione: l’ingresso di FVS, il cosiddetto “VAR a chiamata”. Che idea si è fatto dopo le prime tre giornate?
"Siamo nella fase di ambientamento e di conoscenza reciproca, come accade con tutte le innovazioni. Per la Serie C è una novità e ci si deve adeguare: arbitri, dirigenti e giocatori. Io continuo a mantenere un parere positivo, perché se tutto serve per agevolare il lavoro degli arbitri è giusto andare avanti in questa direzione. Anche i direttori di gara, come i calciatori e gli allenatori, in Serie C sono in fase di apprendimento: bisogna dar loro il tempo di utilizzare al meglio questo nuovo strumento".
Avete già vissuto un episodio particolare con il VAR a chiamata?
"Sì, domenica scorsa a Pineto, a nostro avviso siamo stati “vittime” di un errore. L’episodio è stato rivisto al VAR e confermato, ma non è un problema: l’interpretazione da parte degli arbitri è stata la più logica possibile. Abbiamo accettato la decisione e siamo andati avanti. Ci sarà qualche scossone iniziale, ma vedo la volontà di migliorare e credo che la strada sia quella giusta".
Lei ha lavorato a lungo con i giovani. Pontedera è un esempio di società che valorizza i ragazzi senza dover ricorrere necessariamente alle seconde squadre dei grandi club. Vi sentite un po’ alfieri di questo modello?
"Il progetto societario è chiaro ed entusiasmante: lavorare con i giovani è stimolante, anche se richiede pazienza. Il Pontedera è una piccola realtà, ma con idee precise e una linea chiara che ha portato frutti. Detto questo, credo che ci sia spazio per entrambe le strade: sia per club come il nostro che puntano su progetti territoriali, sia per società come Juventus, Inter, Milan e Atalanta che con le seconde squadre riescono a formare giocatori anche di altissimo livello. Basta avere idee e coerenza".