Ds Pontedera: "Le seconde squadre? Medaglia a due facce, le big ora fanno crescere i giovani in casa"

24.07.2025 14:30 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Ds Pontedera: "Le seconde squadre? Medaglia a due facce, le big ora fanno crescere i giovani in casa"
TuttoJuve.com

Nel corso dell'appuntamento mattutino di A Tutta C, programma in onda dal lunedì al venerdì sulle frequenze di TMW Radio e su Il 61, è intervenuto Carlo Taldo, direttore sportivo del Pontedera

A proposito di gironi: non sono ancora ufficiali, ma un’idea sul girone B ce la siamo fatta, e non dovrebbe cambiare troppo rispetto all’anno scorso. Lei l’anno scorso era nel girone C, alla Casertana, con problematiche diverse. Ma a posteriori, vedendo anche i risultati tra Coppa e playoff, il girone B sembra essere stato il più ostico dei tre…
"Sicuramente. Il girone B è molto competitivo, con piazze importanti ma anche realtà meno blasonate che però hanno strutture e possibilità economiche rilevanti. Ogni girone ha le sue difficoltà, ma questo è tosto, basta vedere i nomi delle squadre che ci saranno. Tante realtà vogliono tornare nel calcio che conta, quindi ci sarà da battagliare. Bisogna adattarsi in fretta e farsi trovare pronti".

Il Milan Futuro sarà la prima Under 23 iscritta alla Serie D. In Serie C, invece, entrerà l’Under 23 dell’Inter al posto della SPAL. Lei ha una grande esperienza nei settori giovanili: che idea si è fatto di queste seconde squadre? Perché in Italia, dopo 8-9 anni dalla partenza con la Juventus, il progetto non sembra ancora decollare del tutto…
"Dipende da che punto di vista lo guardiamo. Se parliamo dal punto di vista tecnico, credo che Juventus e Atalanta - ma ora anche il Milan - abbiano tratto grandi benefici. Giocatori che hanno acquisito valore, fatto esperienza, e poi sono stati venduti o portati in prima squadra. L’Atalanta ha tanti giovani di valore in organico, la Juve ne ha formati parecchi. L’Inter ha un potenziale importante e penso farà bene. Certo, capisco chi si lamenta, soprattutto le piazze storiche della Serie C che magari non gradiscono affrontare le seconde squadre. Ma la medaglia ha sempre due facce. Se parliamo di crescita dei calciatori, il bilancio è positivo. Basta pensare ai tanti ragazzi passati nella Juve Next Gen due anni fa…

Per voi club di Serie C, queste Under 23 rappresentano un ostacolo? Cioè, vi “tolgono” qualche giovane interessante?
"Sicuramente sì. Diventa un punto in meno da cui attingere, perché se Juve, Inter o Atalanta hanno un giovane interessante, preferiscono farlo crescere in casa. Lo formano internamente e lo mandano fuori magari l’anno dopo, in Serie B o A. Quindi sì, per noi c’è meno disponibilità. Però, se guardiamo il quadro generale, l’importante è che i calciatori crescano, che lo facciano in casa loro o in piazze come Pontedera o Caserta. L’obiettivo è far giocare i giovani".