Cantore: "È stato strano rivedere Boattin da avversaria dopo la Juve. L'America mi sta riempiendo"
Dopo aver lasciato la Juventus Women in estate per trasferirsi al Washington Spirit, l’attaccante classe 1999 Sofia Cantore ha raccontato la sua nuova vita negli Stati Uniti in una lunga intervista a Vivo Azzurro, mentre la Nazionale Femminile è impegnata in Florida nel doppio confronto con gli USA.
Cantore descrive i primi giorni a Washington come un turbine di emozioni: “Avevo una settimana per prepararmi dopo l’Europeo. Arrivata lì mi sentivo spaesata, provata dalle emozioni. Mi sembrava quasi di essere in vacanza, poi tra mille cose da fare non realizzavo. Il primo pensiero è stato: ‘Oddio, l’ho fatto davvero’. Era come l’avevo immaginato? Sì. Sapevo che sarebbe stata un’esperienza che mi avrebbe riempita. E mi sento piena, felice. È un’esperienza a tuttotondo.”
L’impatto con il campionato americano è stato intenso: “È un calcio più fisico, con tanti spazi. Meno tattico: in Italia siamo i tattici per eccellenza. All’inizio faticavo fisicamente, i ritmi sono altissimi.
Ho trovato una squadra forte, compagne bravissime. L’adattamento è stato naturale.”
A colpirla, soprattutto, il rapporto con la tifoseria: “Ti senti parte di una comunità. Nei playoff sentivo davvero la vicinanza dei tifosi di Washington.”
La routine è arrivata solo dopo qualche mese, racconta: “La mattina mi alleno, poi sono libera. Spesso vado con le compagne o dal mio fratello. Non ha mai giocato a calcio, io ero la sportiva e lui lo studioso.
Ma da quando sono qui non si è perso una partita. Se non avevo voglia di cucinare guidavo un’ora per mangiare un buon piatto di pasta da lui.”
Cantore scherza, ma non troppo, sulla durezza della lega americana:
“La mia qualità è la velocità… qui si dimezza! Mi ricordo una partita in cui dopo tanti contrasti pensai: ‘Benvenuta in NWSL’.
I difensori ti attaccano subito e sono molto forti fisicamente.
Lo staff spagnolo mi chiede spesso di essere più furba.”
La presenza di un’altra italiana in campionato l’ha aiutata: “È bello che ci sia Boattin. All’inizio ci sentivamo spesso, siamo entrambe contente dell’esperienza. È stato strano rivederla da avversaria dopo la Juve.”
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