Undici metri - Tutto nelle mani della Juve, ma serve una scossa: lunedì vietato sbagliare. Sarri sulla graticola, ma non esageriamo. Intanto la società s'interroga sul futuro

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, giornalista nonché appassionato ed esperto di calcio.
18.07.2020 19:37 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Tutto nelle mani della Juve, ma serve una scossa: lunedì vietato sbagliare. Sarri sulla graticola, ma non esageriamo. Intanto la società s'interroga sul futuro

Il mondo bianconero vive giorni trepidanti. Il traguardo scudetto è vicino ma non sicuro. Le ultime 3 gare della Juve (contro Milan, Atalanta e Sassuolo) hanno prodotto la miseria di 2 punti e soprattutto hanno tolto sicurezza e minato certezze. Mancano solo 5 gare alla fine del Campionato, questo è vero e in condizioni normali un vantaggio di 6 punti sulla seconda (con i due scontri diretti vinti) sarebbe un bottino importante e per certi versi rassicurante.
La Juve delle ultime gare però preoccupa e non poco. La difesa prende troppi gol (9 in 3 partite sono decisamente troppe), nell’arco della gara la squadra scompare, restando in balìa degli avversari.
A questo si aggiunga che al secondo posto c’è l’Inter dell’ex Antonio Conte che vincendo Domenica si porterebbe momentaneamente a meno 3 dalla vetta mettendo una pressione enorme alla Juve. Altro fattore da considerare è che la prossima avversaria dei bianconeri è la Lazio, la bestia nera di Sarri e i suoi. Insomma chi credeva che il campionato fosse chiuso deve ricredersi.
I bianconeri hanno ancora il destino nelle loro mani, ma serve una scossa, una prestazione fatta di intensità, di continuità e cattiveria agonistica. La gara dello Stadium contro la Lazio è la partita chiave della stagione, topparla potrebbe rovinare tutto e sarebbe davvero un peccato.
Alla Champions, al mercato e alle voci che circolano si penserà poi. Lunedì a parer mio, si deciderà il destino della Juve. Tutte le valutazioni si faranno dopo.
E’ chiaro che questa stagione fatta di luci e ombre, una stagione particolare e strana per via del Covid-19 andrà analizzata e valutata e questo avverrà a giochi finiti.
In società ci si interroga sul da farsi e sulle strategie future ma occorre portare prima la barca in porto.

Tradotto bisogna cercare di vincere il nono titolo di fila.
Sul fronte formazione Sarri si affiderà alle certezze che aveva fino a 10 giorni fa. Dietro rientrerà Bonucci che affiancherà De Ligt, sulle corsie agiranno Alex Sandro e Danilo. A centrocampo ci sarà una chance per Rabiot con Pjanic e forse Bentancur (con Matuidi in preallarme).
Davanti al posto dello squalificato Bernardeschi giocherà Cuadrado con Dybala e Cr7 a guidare l’attacco. Con Douglas Costa che scalpita, pronto a dare il suo contributo.
Oggi questa rappresenta la migliore formazione possibile da schierare ma ciò che conta in momenti come questo è la testa, il fattore psicologico, la tenuta nervosa.
La Juve deve dimostrare anche a se stessa di saper affrontare gare come questa, come è avvenuto tante volte in passato e in quest’ottica sarà fondamentale anche l’apporto dei senatori Bonucci, Chiellini e Buffon.
Leggo in questi giorni troppe critiche a Sarri e troppe previsioni catastrofiche. La Juve arranca, è vero, non si vede il gioco scintillante che tanti aspettavano ma parliamo pur sempre di una squadra ancora saldamente prima in classifica e con la concreta possibilità di arrivare alla final eight di Champions. Guai a fare il funerale alla Signora in anticipo, tutto è ancora nelle mani dei bianconeri, ma occorre superare l’esame Lazio e non sarà facile. I ragazzi di Simone inzaghi (con diversi problemi di formazione) hanno già battuto la Juve e sanno come si fa. Una cosa è certa: Lunedì sera sarà una gara decisiva. Fino alla fine.