Undici metri - La settimana della Juve, tra scenari apocalittici e il pessimismo dei tifosi. La lezione del Trap. A San Siro ci si gioca una stagione, Allegri si aggrappa ai suoi campioni

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, giornalista nonché appassionato ed esperto di calcio.
28.04.2018 00:55 di Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - La settimana della Juve, tra scenari apocalittici e il pessimismo dei tifosi. La lezione del Trap. A San Siro ci si gioca una stagione, Allegri si aggrappa ai suoi campioni

Ebbene si, la Juve rischia di farsi sfuggire un Campionato che 10 giorni fa sembrava avere messo in ghiaccio. Il pareggio di Crotone e la inopinata sconfitta dell’Allianz contro il Napoli hanno aperto una voragine nelle certezze bianconere. Questa è stata la settimana in cui ho letto e sentito di tutto. Scenari apocalittici, presunte liti nello spogliatoio. La stragrande maggioranza degli opinionisti e addetti ai lavori vedono adesso favoriti gli uomini di Sarri. In effetti calendario alla mano e considerato lo stato psicofisico il Napoli sembra avere la strada spianata. Gli uomini di Allegri hanno due trasferte davvero difficilissime, la prima è quella di stasera a Milano. Aspetterei un attimo prima di fare il funerale alla Juve. Tutto è ancora nelle mani dei bianconeri.

La Juve delle occasioni migliori non avrebbe problemi a vincere 4 gare di fila (partite con Inter e Roma incluse), ma la Juve vista nelle ultime settimane non induce i suoi tifosi all’ottimismo. Fino ad oggi i problemi erano stati un po’ nascosti dai risultati, dalle giocate dei singoli. Questa squadra fatica da parecchio, è evidente, non ha un gioco fluido e soprattutto la cosa che preoccupa di più è la condizione fisica. I giocatori in campo sembra camminino, non sono veloci, non c’è movimento senza palla.  Le gare di Champions mi hanno fatto notare una cosa chiara: nel calcio moderno per vincere, oltre ad avere tecnica e schemi, devi correre. Il Liverpool ha messo sotto la Roma con la sua velocità, ora è vero che la Juve ha altri interpreti e un altro tipo di gioco ma non puoi sperare di vincere le gare se giochi sempre in orizzontale e vai a 10 all’ora mentre i tuoi avversari corrono.

Non do peso alle voci che alcuni siti web hanno riportato circa fantomatiche liti nello spogliatoio, mi sembrano voci infondate: La situazione comunque non è semplice.  Sperare che la Juve per magia riesca a curare i suoi problemi in meno di una settimana e battere l’Inter in scioltezza è un esercizio di ottimismo che nemmeno il più acceso e “ortodosso” dei tifosi bianconeri riesce a compiere. Due comunque sono le cose certe a quattro giornate dalla fine del torneo.

La Juve è padrona del proprio destino (visto che ha un punto di vantaggio) e la gara di Milano è il crocevia dello scudetto. Non vincere a Milano significherebbe salutare il tricolore. Dopo 6 anni ci sta di non rivincere uno scudetto, ma se lo perdi quando lo avevi già in tasca la cosa sa di fallimento (o quasi) se ti chiami Juve.

Allegri in conferenza stampa si è mostrato risoluto, ha ostentato una strana calma, lui però è il primo a sapere che stasera ci si gioca una stagione. La Juve si aggrappa ai suoi campioni, al loro orgoglio per tentare l’impresa ma non sarà facile. La gara con l’Inter non è e non sarà mai una gara come le altre per mille motivi (al netto dei fatti di Calciopoli), quest’anno poi sarà decisiva per entrambe, una cerca lo scudetto, l’altra un posto in Champions. Max dovrebbe puntare sul 4-3-3 possibile Cuadrado terzino desto, al centro Barzagli e uno tra Benatia e Rugani, Alex Sandro a sinistra, a centrocampo Pjanic, Matuidi e Khedira, Mandzukic, Douglas Costa e Higuain davanti.

Ho grande stima di Spalletti, sarà una gara complicatissima per i bianconeri ma va bene così. Se ti chiami Juve e vuoi portare a casa lo scudetto dopo esserti quasi suicidato devi dimostrare di meritarlo e per farlo devi passare da gare come quelle di stasera. Vinca il migliore. Ultima postilla per una frase del mitico Trap che trovo sempre di grande attualità “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”…. Vale per tutti: per chi pensava di vincere uno scudetto e rischia di perderlo ma anche per chi di fatto non lo ha ancora vinto. I conti si faranno alla fine.  Buon Campionato a tutti …