Undici metri - Il Comandante si è già preso la Juve. Ora 2-3 colpi di spessore e il rilancio di alcuni big. Diverse posizioni in bilico in tutti i reparti. Nodo esterni bassi
Sarri è arrivato a Torino e sembra già trovarsi a suo agio nel mondo Juve. La conferenza stampa del “comandante” è stata sorprendente: Sarri è stato loquace, chiaro e ha risposto a tutte le domande, anche quelle più insidiose, legate al suo passato e a qualche sua esternazione. L’idea che ho maturato è che la Juve abbia fatto la scelta giusta. Se si voleva una sterzata sul piano del gioco credo che tra gli allenatori disponibili sulla piazza Sarri fosse l’opzione migliore e questo spiega anche la “determinazione”, la “volontà”, la “convinzione” (Sarri dixit) con cui la dirigenza lo ha cercato e voluto.
Ora la parola passa al campo, lì si capirà in effetti se ci sarà un “upgrade” sul piano del gioco e se la Juve continuerà ad inanellare vittorie. Rivincere sarà molto complicato, più che negli altri anni. Le altre infatti non stanno a guardare e affilano le armi. Poi questo “valzer” di allenatori ha reso “frizzante” il precampionato e rende interessantissimo il prossimo torneo.
Il campionato sarà molto insidioso e difficile. Sulla carta i pericoli per i bianconeri in chiave scudetto sono soprattutto l’Inter di Conte (uno che di scudetti se ne intende) e il Napoli che De Laurentiis quest’anno promette di potenziare a dovere.
Poi credo saranno uno spettacolo nello spettacolo le gare tra Juve, Inter e Napoli con Conte sulla panchina nerazzurra e Sarri su quella bianconera.
Insomma il “comandante” approdando alla Juve si è preso oneri e onori e ha una missione non semplice: vincere e convincere.
E’ chiaro che le basi della Juve per quanto concerne la rosa ci sono ma servono 2/3 innesti di spessore, poi occorrerà capire quanto ci vorrà per entrare nei nuovi schemi e nel nuovo vestito “tattico”. Trovo intelligente la mossa di parlare e confrontarsi con i calciatori. In queste ore Sarri dovrebbe essere da Cr7, e avrà modo di fargli capire come intende utilizzare le sue immense qualità.
Sistemata la questione allenatore il mercato dei bianconeri può finalmente entrare nel vivo.
Leggendo tra le righe, le (tante) cose dette da Sarri in conferenza stampa, mi è parso di capire che ( oltre Cr7) Dybala, Douglas Costa e Pjanic rappresentino dei punti fermi e quindi difficilmente la Juve se ne priverà. C’è da risolvere il problema esterni bassi: Cancelo e Alex Sandro hanno molto mercato. La Juve si priverà di uno dei due sicuramente (l’indiziato è Cancelo), forse di entrambi. Occorrerà però trovare nel caso di cessione, dei sostituti all’altezza e non è una cosa semplice e scontata. C’è poi da capire se Perin resterà come secondo portiere o se prevarrà la sua voglia di giocare titolare magari altrove.
Si cerca poi un grande difensore centrale. Il sogno resta De Ligt, il giovane, fenomenale centrale “orange” sarebbe tanta roba. Con lui avresti un giocatore già forte ma con enormi margini di crescita.
Il settore dove si interverrà pesantemente è comunque il centrocampo. Questa è la zona nevralgica del campo quello che spesso decide le sorti delle gare e della stagione: questione di equilibri.
In mediana dopo l’arrivo di Ramsey, che è passato un po’ sotto silenzio ma è un colpaccio, si cerca Rabiot a parametro zero (possibile) e il colpo grosso Pogba (difficile). Il ritorno del “polpo” sarebbe una cosa molto bella ma ripeto la valutazione che ne fa lo United (120 milioni) è per ora un freno a qualsiasi discorso a meno che non si ragioni con delle contropartite.
A parer mio forse alla Juve a centrocampo servirebbe un giocatore tipo Kantè o Allan (per fare degli esempi) ossia qualcuno in grado di correre, di far legna e tenere alto il pressing. E’ chiaro che se lì in mezzo arriverà qualcuno, necessariamente ci sarà qualche partenza (Khedira e Matuidi sono gli indiziati).
Sono curioso poi di capire cosa accadrà con Mandzukic e se ci sarà il ritorno del Pipita.
Higuain resta un signor giocatore, se dovesse avere la voglia e gli stimoli giusti, chissà …
Da valutare anche la posizione di Cuadrado. Aspettiamoci qualche novità, Paratici lavora alacremente e senza sosta, seguendo anche le indicazioni di Sarri che adesso può programmare la stagione. Benvenuto mister, fino alla fine.