Un Europeo a tinte bianconere, un Chiellini da Pallone d’Oro: il trionfo azzurro è un gran bella notizia per la Juve di Allegri. Ora il mercato entra nel vivo?

13.07.2021 00:45 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Un Europeo a tinte bianconere, un Chiellini da Pallone d’Oro: il trionfo azzurro è un gran bella notizia per la Juve di Allegri. Ora il mercato entra nel vivo?
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Undici gol. Come la Juventus, nessuno in questo Euro 2020. Quasi la metà portano la firma di Cristiano Ronaldo, sta di fatto che la classifica marcatori a squadre l’ha vinta la Vecchia Signora. Battendo l’Inter in un bellissimo derby d’Italia, che tinge di un azzurro ancora più bello questo Europeo capace di riabilitare persino e una volta per tutte le Notti Magiche ma non vincenti di Italia ’90. Juventus, Inter, poi City: prima e dopo il trionfo della banda di Roberto Mancini, è stato un Europeo che ha riabilitato il bistrattato calcio italiano a tutti i livelli ed era anche l’ora.

Guardate anche fuori dalla nostra nazionale: la maggior parte dei protagonisti gioca in Italia, da Ronaldo a Lukaku a Morata a Maehle a Gosens. Bella così, la Serie A meriterebbe di essere cantata più spesso, anche nell’Europa dei club fatichiamo a contare davvero. Questo successo può essere un volano, anche per la Juve di Allegri.

Belli come il sole, quei due lì dietro. E forti come bronzi di Riace. Se il successo azzurro ha tanti volti, i pilastri sono Bonucci e Chiellini. Due che all’estero ci invidiano da decenni e in campionato vengono messi in discussione a giornate alterne. Misteri di un pallone fin troppo esterofilo, spesse volte ai limiti dell’autolesionismo. Ce li siamo goduti in azzurro, la Juve se li godrà in bianconero; entrambi, perché il rinnovo del capitano è dietro l’angolo, pur se (opinione non richiesta), sarebbe stato più bello fosse arrivato prima dell’Europeo e non dopo. Pazienza. In generale, l’Italia che non è fino in fondo ItalJuve è comunque una gran bella notizia per la Juventus di Allegri.

Proprio a partire da quei due: non che vi fossero dubbi, ma più delle prestazioni conta la mentalità, e quella vincente forgiata nel decennio d’oro bianconero non è andata via. S’è un po’ sopita nel bislacco campionato 2020/2021, è tornata a galla con la nazionale e da lì riparte pure la Vecchia Signora. Certe doti non si dimenticano. In più, aggiungiamo Chiesa che si è definitivamente consacrato e pure lui all’estero ce lo invidiano mentre in Italia siamo stati mesi a discutere se fosse stato pagato troppo o troppo poco; persino Bernardeschi, che di sassolini se n’è tolti fin troppi ma è stato barbaramente bersagliato negli ultimi mesi e non lo meritava, torna a Torino rinato. Sul suo carro si sta ancora comodi, ma il tempo è gentiluomo. Chiosa sull’Italia: Jorginho e Donnarumma sopra tutti, vero. Ma, nell’anno in cui l’assegnazione del Pallone d’Oro dovrebbe essere più complicata per l’assenza di un unico grande favorito e pure di un vero duello, perché non prendere in considerazione Chiellini che s’è confermato il miglior difensore al mondo?

Salutato, col sorriso ancora sulle labbra, Euro 2020, è tempo di fare sul serio. Sul mercato, che è iniziato da due settimane ma per ora ha battuto pochi colpi, anche dalla Torino bianconera. A costo di essere noiosi, gira tutto attorno a un unico nodo gordiano: il futuro di Cristiano Ronaldo. Il suo agente Jorge Mendes è in Italia ed è atteso a Milano prossimamente: gli incontri in programma con la Juve fin qui son sempre stati smentiti, ma è impensabile che un confronto non ci sia davvero.

Tutto passa da lì, economicamente e tecnicamente; ragion per cui Madama non può cincischiare ancora a lungo attorno a un rebus che dovrebbe dipendere da lei, ma nei fatti pesa sulla volontà di CR7 e sulle ferree leggi di mercato che in tempi di guerra (o di post pandemia) sono ancora più stringenti. Su tutto il resto, rimane la sensazione che rivoluzioni vere e proprie non ve ne saranno. Locatelli è un bersaglio concreto, ma a furia di ripetersi la stessa offerta e la stessa richiesta col Sassuolo non si va lontani e lo scippo europeo sarebbe una vera beffa. Oltre a Ronaldo, dovranno sbloccarsi le uscite per dare una forma agli affari in entrata: non sarà quello che i tifosi bianconeri vogliono sentirsi dire, ma soprattutto a centrocampo le sabbie mobili degli stipendi stellari (qualcuno ha detto Ramsey o Rabiot?) sono complicate da gestire e poco affascinanti per chi guarda dall’esterno.