Se il "normal one" Pioli indica la strada. Linea verde o instant team: qual è la strategia? Con Demiral, la Juve ha una seconda occasione

24.05.2022 00:00 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
Se il "normal one" Pioli indica la strada. Linea verde o instant team: qual è la strategia? Con Demiral, la Juve ha una seconda occasione
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È la settimana che plasmerà la Juventus della prossima stagione, almeno in teoria. Il vertice di fine stagione fra la dirigenza e Massimiliano Allegri sarà anche l'occasione di capire come muoversi in estate, posto che chi ha tempo non aspetta tempo e per questo a Torino le grandi manovre sono iniziate. C'è da capire se arriverà o meno un nuovo uomo mercato - parrebbe di no, con Sartori destinato a Bologna - ma quel che è sicuro è che il lavoro non mancherà. In attacco, tra mancati rinnovi e mancati riscatti, c'è un reparto intero da sistemare e non è cosa da poco: resteranno Vlahovic e Chiesa, magari Kean se non si troverà una soluzione, da decifrare Morata che al momento pare ben lungi dall'essere riscattato. Non è una roba da nulla, e per forza di cose molte energie saranno spese in un settore cruciale ma oggi deficitario. Forse non è il vero problema, ma a Torino lo sanno bene, tant'è che i movimenti (leggasi Pogba, che alla fine arrivi o meno) sono partiti qualche metro più indietro.

È, anche, la settimana che è iniziata nel segno della festa scudetto del Milan. A furia di sentirsi dire che è stato meritato, in rossonero si stanno chiedendo se non si sottintenda altro. È il capolavoro di Stefano Pioli, uno che nella sua carriera di allenatore ha fatto un po' di tutto e ha avuto mille soprannomi: molti dal sapore clericale, più l'etichetta di "normal one". Dato che il suo tricolore è stato tutto fuorché normale, dal Milan che vince dopo aver convinto si possono trarre parecchie lezioni utili pure dalle parti della Continassa. La prima: Pioli ha avuto il coraggio di non rimanere sempre uguale a se stesso. Ha studiato, si è aggiornato, ha cambiato il proprio approccio e lavorato per limare i propri difetti. Risultato: oggi ha il gioco più moderno della Serie A e l'ha pure vinta. La seconda: lasciamo da parte il bello e il brutto, l'utile e l'estetico, ma il gioco oggi ha una sua importanza. Alla Juve nel campionato appena concluso è completamente mancato. Le motivazioni sono più d'una, ovviamente, sta di fatto che è passato il tempo in cui essere più forti degli avversari era sufficiente per avere la meglio. Terzo: coi giovani si può vincere, e costa pure poco. Il Milan è la squadra scudettata più "verde" nella storia recente del pallone italiano, la formazione media ha un anno in meno rispetto a quella bianconera. E costi infinitamente inferiori. Ai giovani, inutile dirlo, serve tempo. E magari qualche guida giusta, che sulla carta però a Torino ci sarebbe già senza doverla andare a cercare

Brevemente: sotto questo profilo a oggi la sensazione che la Juve dà è di essere pronta all'ennesima piroetta. Magari è anche merito delle diverse anime che - ed è anche normale sia così - da qualche tempo guidano il dibattito interno. A inizio stagione si parlava di ciclo verde, oggi i principali obiettivi vanno dai trent'anni in su. Probabilmente la verità sta nel mezzo, e di sicuro, smaltita l'euforia del possibile parametro zero, a un certo punto torneranno di moda i Raspadori, gli Zaniolo e via dicendo. Però una strategia a un certo punto va definita e chiarita, altrimenti si fa fatica a capire dove punta il timone. Magari nella direzione giusta, ma è difficile da spiegare.

Da ultimo, a proposito di giovani. La mancata qualificazione dell'Atalanta alle competizioni europee pare compromettere il riscatto di Merih Demiral, uno dei migliori difensori del campionato. Se così sarà - la Dea potrebbe anche riscattarlo e rivenderlo subito, magari al Real, ma i tempi sono piuttosto stretti - la Juve avrà una seconda occasione e dovrà decidere come gestirla. Sul turco l'interesse internazionale non manca: ha mercato, anche ad altissimi livelli. D'altra parte, la Vecchia Signora è alla ricerca di un difensore più o meno di quell'età, più o meno con quelle caratteristiche, più o meno con quello stipendio. Meglio un uovo oggi o una gallina domani?