Moby Dick - Juventus, non perdere la testa è il primo passo verso il successo. Napoli unica antagonista. Vincere si può, anche contro una continua denigrazione mediatica

Corrispondente "The Sun", autore di 9 libri. Autore e conduttore programma #Alvolante per AntennaSud. Vincitore Overtime Festival della Comunicazione del giornalismo e del premio Campione Odg Puglia
04.10.2017 01:10 di  Alvise Cagnazzo  Twitter:    vedi letture
Moby Dick - Juventus, non perdere la testa è il primo passo verso il successo. Napoli unica antagonista. Vincere si può, anche contro una continua denigrazione mediatica

La Juventus è il core - business dell’industria pallonara italiana. Qualsiasi cosa accada, acquisisce un valore diverso, maggiore, se la squadra bianconera è la protagonista della contesa. Essere sempre sotto assedio, peró, comporta degli innumerevoli vantaggi, soprattutto strategici. Storicamente, qualsiasi popolo stretto nella morsa della gogna non ha mai perso una guerra. È come una legge di mercato: maggiore è l’esposizione contraria e maggiore sarà il peso della risposta favorevole.

 

Per assurdo la vicenda Agnelli ed il caso biglietti, le polemiche per la gestione del mercato in uscita e l’eccessiva esaltazione di un Napoli forte, anzi fortissimo, pur senza aver ancora dimostrato nulla, potrebbe essere il propulsore dell’ennesima rimonta bianconera. Non bisogna, in alcun modo, svilire i grandi risultati raggiunti dai bianconeri negli ultimi sei anni. Così come non occorre essere dei rabdomanti per capire che una fonte d’acqua, ovvero di vittorie, puó e deve essere cercata con insistenza ma non necessariamente raggiunta.

 

Questa squadra può conquistare il settimo scudetto consecutivo, può andare avanti in Champions League ed in Coppa Campioni ma, nel contempo, non bisogna in alcun modo screditare per un raffazzonato pareggio una squadra ricca di qualità e forza tecnica. Con il Var, la Juventus è tornata da Bergamo con un rigore su Higuain non fischiato ed un gol annullato per un contatto di gioco avvenuto oltre dieci secondi prima della rete, poi annullata, di Mandzukic. Celebrare le gesta di una squadra può essere stucchevole, innalzare un muro fatto di silenzi e polemiche è un esercizio da voyeuristi, oltre che da incompetenti. Desiderosi di veder capitolare la migliore formazione del campionato italiano.

 

Il Napoli regge le proprie fortuna su di un organico ottimo e su di un allenatore di grande capacità, Sarri, pur al netto di qualche pecca nella gestione della comunicazione, tale da giustificare la vetta in classifica. L’infortunio di Milik e la preparazione estiva anticipata forniscono pero’ due gravi handicap per una squadra che ad Aprile dovrà cercare di accelerare, per andare in fuga, dosando le energie autunnali. Un giornalismo attento e non miope, soppeserebbe questi dati senza eccedere in pericolose anticipazioni sul finale del campionato. Perchè gli spoiler funzionano solo nel cinema...