LA LANTERNA VERDE- Gli altri litigano, la Juve vince… Ramsey “frega” un record a CR7
Una legge non scritta del calcio afferma che per vincere serve una grande società, oltre ad una rosa di qualità. La Juventus è l’esempio lampante di come questa “regola” sia tremendamente attuale. Mentre la Juventus torna da Mosca il passa per la fase ad eliminazione diretta di Champions League (ma quanto è stato il gol di Douglas Costa?), le altre si complicano la vita e si prendono i titoli dei media per questioni che hanno poco a che fare con il calcio giocato. Tra ammutinamenti clamorosi e sfoghi assurdi, le dirette avversarie della Vecchia Signora stanno smarrendo la propria tranquillità. A Napoli sta accadendo di tutto. Una “guerra” interna che potrebbe portare all’implosione del progetto Ancelotti. E che dire di Conte? Favoloso allenatore ma il vizio di lamentarsi dell’operato delle società che lo assumano non è svanito, anzi è peggiorato nel corso degli anni. Uno sfogo pesante e fuori luogo, visto che la sua Inter ha già dimostrato di essere forte, temibile e solida. Anche in questo caso, la possibilità che il progetto vada, usando un eufemismo, in vacca, è tangibile. Ma perché accade tutto ciò? La risposta è semplice: reggere il confronto con la società Juventus è difficilissimo. La società bianconera è perfettamente organizzata. Ogni membro dei vertici è conscio del suo ruolo, così come ogni tassello della “sezione sportiva”. Spiace dirlo ma, alla Juventus, un ammutinamento come quello andato in scena a Napoli non potrebbe mai accadere. E che dire degli allenatori che attaccano la società? E’ già capitato, in passato, proprio con Conte protagonista.
La storia dei 10 euro, ve la ricordate, vero? Beh, sapete anche chi è rimasto alla Juventus e chi no… Ho intervistato Marzo Zanchi, visto anche in bianconero nella stagione 2000/01. Ecco cosa mi ha detto: “Quando fai parte della Juventus, capisci che sei in un posto speciale. Lì ti mettono nelle condizioni di pensare solo a giocare, non hai altre distrazioni. Fai un altro sport”. Parliamo di circa 20 anni fa, eppure non è cambiato nulla… la Juventus è sempre stato un modello. Quando indossi quella maglia, pensi solo a giocare. Tutti gli altri, invece, fanno anche altro (purtroppo).
E passiamo a CR7. Il portoghese aveva un record nel mirino, ossia diventare il giocatore che ha segnato a più squadre in Champions League. Al momento, il cinque volte Pallone d’Oro condivide il primato con Raul e Messi, entrambi fermi a quota 33. In realtà, Cristiano aveva fatto un doppio bingo: primo gol su punizione e, come detto, 34esima vittima nella coppa dalle grandi orecchie. Tutto vanificato dal piedino di Ramsey (primo britannico a segnare in Champions League con la casacca della Juventus) che ha deciso di “spingere” la palla che già rotolava verso il sacco… Un gesto istintivo quello dell’ex Arsenal che, immediatamente, è corso verso il Re per chiedere, umilmente, scusa… Poco male, ci saranno altre occasioni per CR7 che, intanto, si è posizionato al secondo posto della classifica dei giocatori con più presenze in Champions League. Il portoghese è giunto a quota 174 (al pari di Maldini) e ora punta Casillas, primo con 188… Motivazioni, il sale della vita sportiva di Cristiano Ronaldo! Ecco, forse è un bene che non abbia segnato su punizione… Magari, prima o poi, deciderà di non calciarle più. No, sto farneticando… Non accadrà mai. Lui è CR7 e fa ciò che vuole, nel bene e nel male…