IL SANTO DELLA DOMENICA- SI PUO' PERDERE MA NON COSI. A VERONA SI APRE LA PROFONDA CRISI DELLA JUVE, E LE VIE DI USCITA SONO LONTANE. ALLEGRI DEVE INCIDERE COMINCIANDO CON SCELTE DURE E DEFINITIVE

31.10.2021 00:03 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA-  SI PUO'  PERDERE MA NON COSI. A VERONA SI APRE LA PROFONDA CRISI DELLA JUVE, E LE VIE DI USCITA SONO LONTANE. ALLEGRI DEVE INCIDERE COMINCIANDO CON SCELTE DURE E DEFINITIVE

No, cosi no. Si può perdere, ma non cosi. Non senza lottare, non senza sporcare la maglietta, non commettendo solo 8 falli al cospetto dei 22 del Verona, non passeggiando per il campo, non rendendosi conto di quello che vuol dire indossare quella maglia. La sconfitta del Bentegodi, se possibile, è ancora più grave di quella di mercoledì. Perché la Juve affonda in 20 minuti, scende in campo con lo spirito di un turista in vacanza sul lago di Garda, non abbozza uno straccio di reazione e solo nel finale, con la forza della disperazione, crea qualcosa di simile ad un impeto di orgoglio. “Vergogna” tuona Allegri nel post gara, ma qui non ci sono alibi, non ci sono scuse, e tutti, nessuno escluso ( salviamo solo Dybala ) debbono sentirsi sul banco degli imputati. Alcune scelte del tecnico livornese in primis: perché ancora Rabiot in campo? Perché un centrocampo totalmente inedito in una partita cosi importante, perché nessun cambio dopo il disastro del primo tempo, perché questo ostinarsi in Morata che ad oggi non riesce a fare ciò che dovrebbe, cioè  tirare in porta? Perché nell’assalto finale l’ultimo cambio non è stato l’inserimento di Kajo Jorge, ma Pellegrini per Alex Sandro? E non parliamo di De Ligt, scelta obbligata per un risentimento muscolare dell’ultim’ora.

Ha ragione Allegri su un aspetto. A questa squadra manca umiltà e voglia di lottare , aspetti gravissimi, ma deve essere lui a cambiare l’atteggiamento, a prendere decisioni anche drastiche. La Juve a Verona ha perso sin da quando è scesa in campo, e questo non è accettabile. Ha perso nel computo totale dei contrasti, dei duelli individuali, ha perso nell’atteggiamento e nell’approccio alla gara. Ha perso perché continua a mettere insieme errori individuali e tecnici che non hanno spiegazione. Perché sia chiaro: la rosa non è eccelsa, ma qui abbiamo di fronte campioni d’Europa, titolari di nazionali importanti. E allora la domanda sorge spontanea: perché quando indossano la maglia delle loro nazionali, hanno un atteggiamento diverso? Forse qualcuno ha la pancia piena? Forse qualcuno ha smarrito la voglia di lottare? Allegri deve iniziare a prendere decisioni forti e drastiche: trovi un nucleo di 15/16 giocatori sui quali puntare da qui a gennaio, dando certezze di formazione e di continuità. Cambiare ogni partita non porta benefici, qui serve adesso ricostruire senza darsi obbiettivi né a lungo né a medio termine ma semplicemente partita dopo partita.

Il bagno di umiltà di cui parla Dybala deve portare ad un immediato cambio di rotta, a partire dalle prestazioni: chi non ha voglia, chi non se la sente si faccia da parte, e ognuno si assuma le proprie responsabilità, dalla dirigenza all’allenatore fino ai giocatori. Basta con le rotazioni, concretezza e volontà per superare i limiti evidenti.

Allegri cominci ad incidere sulla squadra, la dirigenza cominci a pensare ad un piano b, sia per gennaio che per giugno, e provi a rendersi conto che senza un attaccante di peso ( che manca da almeno 2 anni, vero Paratici? ) vincere le partite sarà sempre più difficile..