IL SANTO DELLA DOMENICA - La testa guida le gambe, ma i giocatori devono mettere l'anima in campo. Le preoccupanti anticipazioni di Sandulli..

La testa guida le gambe. Poco da fare, la dimostrazione si è avuta giovedi, quando la squadra si è presentata in campo, concentrata, battagliera e decisa, esattamente l’opposto di quello che aveva fatto contro il Monza. E non è un caso che la vittoria, con conseguente qualificazione, sia arrivata. Come gestire dunque la situazione? In primis lo si dovrebbe chiedere ai solerti signori della giustizia sportiva, che cosi facendo hanno palesemente falsato la stagione. Per i giocatori però non ci possono e non ci debbono essere alibi, il campionato dovrà essere affrontato con impegno e voglia, altrimenti il rischio sabbie mobili diventerebbe concreto. Non a caso Allegri ha cambiato tipo di comunicazione, ricordando a tutti che quello di martedi prossimo sarà un vero e proprio scontro diretto. La squadra si deve mettere nella condizione di arrivare alla soglia dei 50/55 punti, quella che al netto delle future richieste del solerte procuratore Chinè, porrebbe al riparo da ogni sorpresa la Juventus.

Una sfida nella sfida, certamente per alcuni meno entusiasmante, ma importante tanto quanto lottare per lo scudetto: i giocatori se le debbono imprimere nella testa, diversamente, come sottolineato dallo stesso allenatore, dovranno fare un passo indietro. Le suggestioni non mancano e dovrebbero fungere la stimolo. Intanto salire il più possibile in campionato, contestualmente con le due coppe che potrebbero davvero rappresentare qualcosa di unico. Ma vi immaginate che bello sarebbe farsi consegnare la Coppa Italia dai vertici della Figc e della Lega, cosi’ come sollevare l’Europa League di fronte a Ceferin? Sogniamo? Forse si, ma questo dovrebbe diventare il mantra della stagione, anche per scollegare la testa da tutti coloro che quotidianamente sentenziano a sproposito, sul futuro della Juve.

Chi invece dovrebbe essere richiamato all’ordine, è il sig. Sandulli. Ma ci rendiamo conto che le sue parole sono state di una gravità unica? Ci rendiamo contro che il vicepresidente della seconda sezione del collegio di garanzia dello sport presso il Coni ( si quello che dovrà decidere sul ricorso della Juventus) ha di fatto anticipato la sentenza? Perché la Juve non pensa ad una ricusazione? Ministro Abodi, l’appello va direttamente a lei, vigili attentamente perché l’aria attorno alla società bianconera si fa ogni giorno sempre più pesante..