IL SANTO DELLA DOMENICA - Juve sotto attacco dall'esterno e dall'interno. I garantisti a corrente alternata e una vittoria da prendere ad ogni costo

10.03.2024 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA - Juve sotto attacco dall'esterno e dall'interno. I garantisti a corrente alternata e una vittoria da prendere ad ogni costo

Divisioni interne, attacchi da ogni lato, fuoco incrociato e fuoco “ amico”. Ci vuole tanta passione, e quella per fortuna non manca mai, per essere un tifoso della Juventus. Una volta che il sogno si è dileguato, tutto è tornato a galla. Polemiche, allegri in e allegri out, dibattiti su allenatori che oggi non siedono sulla panchina bianconera, l’unica che per quanto mi riguarda conta, addirittura gioie o rimpianti per sconfitte o vittorie di altre squadre in base ai loro tecnici. E il mondo juve si spacca sempre di più, mentre nel frattempo i nemici, perché di questi si tratta, i “ cavalli di troia” e i guastatori esterni travestiti di tifosi della Juventus sguazzano in questo caos.

Per non parlare di chi, dall’alto di un piedistallo di cartapesta minaccia cause per estromettere eventualmente i bianconeri dal mondiale per club. Il tutto nel silenzio, speriamo produttivo, di una società abituata si agli attacchi da parte di tutti, soprattutto di coloro che cercano visibilità, ma che stavolta, se il tribuno partenopeo dovesse davvero agire, avrà il dovere di rispedire al mittente ogni tentativo. Non sappiamo fin dove si spingerà il personaggio in questione, ma una cosa la sappiamo: un’eventuale battaglia legale non potrà vedere la Juventus ancora una volta sconfitta. Sarebbe troppo, sarebbe uno smacco che stavolta i tifosi non perdonerebbero. Nel caos che stiamo raccontando, entra anche la vicenda spigolosa del cosi detto “ dossieraggio” Senza entrare nel merito, non sono queste le colonne adatte, ci colpisce però come oggi tutti i vertici dello sport, del calcio e non solo, siano pronti, giustamente, a mettere avanti il garantismo, ad attendere sentenze e tribunali, quando invece un anno fa, dagli stessi palazzi della federazione si gridava al “ fate presto” con l’indice puntato e la sentenza già emessa dal famoso tribunale del popolo.

Noi non siamo cosi, lo sappia presidente Gravina, e le auguriamo di fare chiarezza quanto prima, insomma in questo caso stiamo dalla sua parte. Perché per noi, lei doveva dimettersi per gli insuccessi ottenuti dalla sua federazione, non per fattori esterni. Finito qua? Certo che no, perché il tifoso bianconero deve leggere anche i deliri di un sindaco che paragona la Juventus ad un “ cancro sportivo” (fortunatamente la fondazione Identità Bianconera e Radio Bianconera hanno subito portato alla luce la vicenda) e sopportare continui attacchi da chicchessia. Ci vuole tanta pazienza e tanto amore, che per fortuna non manca e non mancherà mai. In ultimo, e questo sembra davvero paradossale, eccoci alla gara di questa sera. Ancora una volta in emergenza nel reparto mediano contro una squadra fisica, forte e che non viene battuta da 5 anni allo stadium. Invertire la tendenza, in qualsiasi modo, vorrebbe dire blindare quella posizione che tanto è necessaria per costruire il futuro immediato e per trascorrere, forse, una settimana un pochino più serena..