Champions, panchina traballante e fischi: Juve che succede?

29.04.2024 17:40 di  TuttoJuve Redazione2   vedi letture
Champions, panchina traballante e fischi: Juve che succede?
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A quattro giornate dal termine della Serie A 2023/2024, la Juventus ha un vantaggio di 8 punti sull'Atalanta, sesta in classifica, che però ha una gara da recuperare e questo non deve far di certo dormire sonni tranquilli a Massimiliano Allegri e ai suoi giocatori.

Basta vedere i risultati delle partite di calcio di ieri per comprendere ancor di più che la qualificazione Champions è tutt'altro che sottochiave e già il prossimo impegno sul campo della Roma potrebbe essere decisivo ai fini dell'accesso alla coppa dalle grandi orecchie della prossima stagione. Proprio la Roma non è riuscita ad approfittare dello 0-0 tra Juventus e Milan, fermata sul 2-2 in casa del Napoli. Come già successo giovedì scorso nel recupero della 32esima giornata in casa dell'Udinese, i giallorossi si sono salvati nel finale. L'Atalanta, invece, è al momento la squadra che sembra più in “palla” e dopo la vittoria nella semifinale di ritorno di Coppa Italia ha superato in casa 2-0 l'Empoli anche senza il suo bomber Scamacca.

Ma tornando alla Juve. Oltre ad una situazione di classifica che non convince, ci sono sempre le tante voci che alimentano un sempre più probabile passaggio di consegne in panchina. Quella di Massimiliano Allegri è sempre più traballante: lo sa benissimo anche il tecnico livornese che, mentre fino a qualche tempo fa rispondeva con uno spavaldo "Ho ancora un anno di contratto" quando gli venivano rivolte domande sul proprio futuro, dopo la sfida contro i rossoneri si è lasciato andare a un più mesto "Nella vita non c'è nulla di sicuro". Il bel calcio non abita di certo dalle parti dell'Allianz Stadium e i problemi palesati nell'arco di tutta l'annata sono riemersi anche contro il Milan: difficoltà di costruzione della manovra, tanti errori in fase di passaggio e poche soluzioni sotto porta che alimentano nervosismi anche tra gli attaccanti. Basti vedere le recenti sostituzioni a Chiesa e Vlahovic non proprio prese a cuor leggero dai due calciatori.

A proposito di giocatori, a penalizzare la Juventus in questa ennesima annata dalle tinte chiaro-scure, più scure che chiare a dir la verità, anche un gruppo di giocatori, nessuno escluso, che obiettivamente non sembra aver saputo reggere il peso che comporta la maglia della Juventus quando le situazioni si fanno più critiche. Elementi messi insieme per scelta del tecnico e del club ma, non dimentichiamolo, anche di una precedente gestione che nel dopo Covid aveva avuto non poche difficoltà chiudendo un ciclo vincente.

In uno scenario così complesso, non ha retto neanche il rapporto con la gente: 13 punti nelle ultime 13 gare hanno fatto storcere il naso a molti supporter. Mugugni che via via si sono trasformati in fischi e contestazioni (non è passato inosservato quello che è sembrato un battibecco tra Allegri e un tifoso al termine della sfida con il Milan, n.d.r.) fanno da contraltare al sostegno incondizionato che la tifoseria organizzata ha deciso di dare ad Allegri e alla squadra: la curva non ha fatto mai mancare applausi e cori a favore dell'allenatore e della squadra e questo è sicuramente un valore aggiunto perché chi tifa una squadra dovrebbe farlo sempre, cosa che invece in Italia troppo spesso viene dimenticata. Anche in casa Juve, dove ormai si procede verso il termine della stagione sempre più a fari spenti.