IL SANTO DELLA DOMENICA - Con la Roma e' gia una gara chiave. Tra infortuni e rientri dalle nazionali si fa di necessità virtu'. E Dybala rischia di diventare un caso...

17.10.2021 00:00 di Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  Con la Roma e' gia una gara chiave. Tra infortuni e rientri dalle nazionali si fa di necessità virtu'. E Dybala rischia di diventare un caso...

Di necessità si fa virtù. Non cerca alibi, non cerca scuse ( e ne avrebbe anche da vendere) Massimiliano Allegri alla vigilia di Juve Roma. Nazionali, sudamericani, infortuni, niente, si guarda avanti e si prepara al meglio la partita, anzi la settimana, perché ci apprestiamo a vivere 7 giorni che diranno molto rispetto alle ambizioni della stagione bianconera. Nelle pieghe di un calendario folle, la Juve si trova ad affrontare il primo impegno con una formazione ad oggi ( e decisivo sarà l’allenamento di domenica mattina ) ancora tutta da inventare. “Idee chiare è una parola grossa” ha giustamente commentato il tecnico livornese, alle prese con un attacco da inventare, un centrocampo da costruire e ben 4 titolari ( Danilo, Alex Sandro, Cuadrado e Bentancur)  appena rientrati dall’altra parte del mondo. Ed è la seconda volta che ciò accade, guarda caso sempre alla vigilia di match di alto livello. Dalle parti di Napoli, avrebbero fatto il diavolo a quattro, e siamo sicuri sarebbero riusciti in un modo o nell’altro a far rinviare la gara, dalle latitudini di Torino invece si alza la testa, si tira fuori il petto e ci si prepara nel miglior modo possibile. Al netto di tutto, affrontare la Roma in queste condizioni ( i giallorossi hanno recuperato invece Abraham e di fatto saranno pressochè al completo ) non è certo semplice.

Tuttavia la Juve , complice un inizio di campionato scellerato, si è già messa nelle condizioni di non poter più sbagliare, se vuole alimentare sogni. Davanti corrono e non perdono un colpo, dietro alla capolista il gruppo è folto, nelle posizioni di rincalzo dunque bisogna solo vincere e sperare negli scontri diretti altrui. Ultima spiaggia? No, ma dalla partita di questa sera passa molta storia della stagione, considerando anche che domenica prossima gli uomini di Max Allegri faranno visita all’Inter.

Pesano gli infortuni. Morata al massimo andrà in panchina, Dybala ne avrà almeno per un’altra settimana, e allora il grosso  dall’attacco cadrà sulle spalle possenti di Federico Chiesa, la vera star di casa bianconera, con la speranza che Moise Kean possa dare segnali di risveglio. La Juve ha bisogno dell’ex Psg, i suoi gol prima o poi dovranno arrivare , altrimenti nelle gerarchie potrebbe anche venir superato dal giovane Kajo Jorge, che si candida a dare una mano anche in questa fase dove le energie non sono ancora al meglio. Allegri ha glissato, con eleganza  su Ramsey. Il gallese, dopo le sparate dal ritiro della nazionale e le due gare consecutive, torna a disposizione. Giustamente per il tecnico, vista la situazione non semplice nella mediana, può rappresentare una freccia in più ( sempre se nel frattempo non ricada in un guaio muscolare) ma la nostra impressione è che la società dovrà far di tutto per convincere l’ex Arsenal a trovare un altro lido già a gennaio, per il suo bene e quello della Juve.

Su Dybala in settimana si erano forse aperte false speranze. Però una riflessione bisogna cominciare a farla. Da due anni il ragazzo non riesce più a trovare continuità a causa degli infortuni. Stavolta non c’è di mezzo una lesione, ma i tempi di recupero sembrano allungarsi, ad esempio rispetto a Morata che ha riportato un infortunio più serio. Alla vigilia del rinnovo, che legherà l’argentino alla Juve per i prossimi 4 anni, la situazione non è certamente delle migliori. E i tifosi, giustamente si interrogano sulla fragilità muscolare della Joja, che potrebbe compromettere il futuro della sua carriera.

Gennaio , se la squadra riuscirà a restare agganciata alle prime posizioni, potrebbe portare delle novità anche interessanti sia in uscita ( occhio alla situazione Kulusewsky) che in entrata. Ma gennaio è lontano. Sotto con la Roma, tutto il resto, oggi, non conta.