L'IMBOSCATA - Acquisti, cessioni e rinnovi: mercato Juve in stand by. La telenovela Locatelli e la moda dei 40 milioni. Ronaldo, Dybala e Chiellini: quelli che sanno. La rabbia di Elkann e la verità da comunicare ai tifosi....

23.07.2021 00:05 di Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA  - Acquisti, cessioni e rinnovi: mercato Juve in stand by. La telenovela Locatelli e la moda dei 40 milioni. Ronaldo, Dybala e Chiellini: quelli che sanno. La rabbia di Elkann e la verità da comunicare ai tifosi....
© foto di Andrea Bosco

Vorrei tanto offrirvi qualche notizia. Ma non ce ne sono. Le uniche sono queste: è tornato alla Juventus come collaboratore di Allegri, il mitico Padoin. Poi: pronti via e si registra il primo degli “affaticamenti“ di stagione: quello di Dybala che salterà l'amichevole col Cesena. Non sarà l'ultimo.

Locatelli? Una telenovela. Neppure si trattasse di Steven Gerrard. I bilanci: tutti o quasi a “donne di facili costumi“.  Quindi anche quello della Juventus, dove si fanno sempre più forti gli alisei che raccontano di un Elkann che proprio si sarebbe  “rotto gli zebedei“ di dover “ripianare“. I rinnovi (Cuadrado, Dybala, Chiellini, Berna e compagnia contante)? In stand by. Ma si faranno. Quel mediano della Sampdoria? Costa 40 milioni. Perché ormai questa è la cifra che va di moda: 40 milioni. Per qualsiasi giocatore. Per meno non si tratta. Poi ci sono quelli che costano di più: come quelli di Lotito. Ma tutto quello che circonda Lotito, costa di “più“. Vuoi un magazziniere della Lazio?  50 milioni.

Poi ci sono quelli che “sanno“ che Ronando “resterà“. Che sanno che Ronaldo “se ne andrà“. Che sanno che Dybala “non è al centro del progetto di Allegri“. Che sanno che Dybala “non rinnoverà“. Chiellini? “Per un matrimonio, bisogna essere in due“ ha spiegato il procuratore del giocatore. Frase del cavolo se una ce n'è.

Gabriele Gravina ha partecipato all'ultima riunione della Lega. Sul tappeto la riduzione del numero delle partecipanti ai campionati. Quando? Nell'anno di San  Mai.  Fino a qualche tempo fa pensavo che il calcio avesse assorbito il peggio della politica. Oggi ne sono certo: è la politica che ha assorbito il peggio del calcio. C'è chi assicura che Conte “si sia pentito“ di aver lasciato l'Inter. Che la Juventus si “pentirà“ di aver ripreso Allegri. Che il marxista  Sarri diventerà l'idolo dei tifosi (di destra) della Lazio . Che Spalletti resisterà più di sei mesi a Napoli senza litigare con El Supremo. Che l'Atalanta non si “ripeterà“.

Sarei curioso di capire quali  possano essere le idee di Allegri. E magari qualche cosa, sabato, contro il Cesena sarà possibile comprendere. Anche se mancherà metà squadra e Ronaldo sarà ancora a prendere la tintarella. 

Poche sono le certezze, tranne una: Bernardeschi sarà ceduto. Ora è spuntata la Sampdoria, qualche giorno fa era l'Atalanta, prima ancora la  Roma. Da due anni ho perso il conto.  Cosa vorrei io? Vorrei che la Juventus si liberasse dei giocatori che non rientrano più nel “progetto“.

Vorrei che Ronaldo si decidesse. Vorrei capire quale pensino (i dirigenti) possa  essere il futuro della Juventus. Vorrei capire se davvero reputano che con il solo Locatelli sia possibile aggiustare un centrocampo dove latitano le idee. Vorrei  prendessero una  punta di riserva. Perché nella passata stagione hanno pianto lacrime amare per non averla ingaggiata . E infine vorrei che ai tifosi venisse detta la verità. E cioè che si proverà a tornare a vincere subito. Ma che sarà difficile. Perché le cazzate si pagano. E perché non basta allontanare un dirigente per saldare il conto. Serve prendersi le proprie responsabilità. Qualcuno, alla Juve, ancora non lo ha  fatto.