Ecco il terzo colpo: arriva Cancelo, occhio al dualismo con Alex Sandro. Perin da applausi, se Meret vale 35 milioni. Rugani, Higuain e Sarri: la volpe può arrivare all'uva

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Laurea in giurisprudenza, titolo di avvocato e dottorato di ricerca: tutto nel cassetto, per scrivere di calcio. Su TuttoMercatoWeb.com
26.06.2018 00:30 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
Ecco il terzo colpo: arriva Cancelo, occhio al dualismo con Alex Sandro. Perin da applausi, se Meret vale 35 milioni. Rugani, Higuain e Sarri: la volpe può arrivare all'uva
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Ricapitoliamo. La Juve è al terzo grande acquisto di una sessione estiva in cui i colpi sembra gli abbiano fatti gli altri. Tolti gli innesti già fatti da tempo (Caldara e Spinazzola), Perin è stato il primo. A proposito: complimenti: se Meret, grandissimo talento ma con 13 presenze e 16 gol subiti in Serie A, vale 35 milioni di euro, prendere Mattia Perin a 12 milioni di euro è un colpo di genio, a dire poco. Sul resto qualche dubbio rimane, perché non sempre la concorrenza è positiva, ma il senno di poi per una volta torna utile.

 

Emre Can è stato il secondo. Sorvoliamo sulla commissione da 16 milioni di euro: molto alta, e la prova che il calcio vira sempre più verso il modello NBA. Ma meglio una commissione alta e dichiarata, di una un po’ più bassa e nascosta o camuffata nelle pieghe di bilanci meno trasparenti di quello bianconero, come fanno altri. Chi ha orecchie per intendere intenda. Torniamo al giocatore: arriva in sordina ed è paradossale ma anche un bene. Lo scopriremo con calma, e sarà un piacere.

 

Joao Cancelo sarà il terzo. Ne avevamo parlato tempo fa: la Juve è sempre stata vigile, quando ha capito che l’Inter non l’avrebbe riscattato ha affondato il colpo. Senza sconto, che pure non sarebbe sembrato fuori luogo col Valencia costretto a incassare entro fine mese, ma accontentiamoci. Sul portoghese due o tre cose da dire. I terzini nel 2018 costano tanto, e chi storce il naso per una valutazione da 38 milioni di euro può controllare il mercato del Manchester City dell’anno scorso. I terzini nel 2018 sono importanti per la manovra, e anche qui basterebbe vedere in casa d’altri, al peso di Marcelo nelle dinamiche del Real Madrid.

 

Cancelo ha qualche lacuna difensiva e Allegri lavorerà per rimediarvi, ma le qualità tecniche, nella testa dell’allenatore, sono la prima cosa e l’ex Inter ne ha in abbondanza. Sarà complicato, se ci sarà, il dualismo con Alex Sandro. Immaginarli in campo insieme è complicato: un’impostazione alla Real Madrid o Guardiola appunto, con due terzini molto offensivi sulle rispettive fasce, che nel campionato italiano può funzionare fino a un certo punto. Comunque, al momento radiomercato tace sul futuro del brasiliano. Manca, in attesa di Spinazzola, un altro terzino: Darmian nel frattempo è finito in naftalina, ma potrebbe tornare d’attualità.

 

Fatte le entrate, occhio alle uscite. Sarri ha risolto col Napoli e va al Chelsea: in Inghilterra lo sapevano da aprile, che sarebbe finita così, in Italia siamo qui a litigare su chi l’ha detto prima. Bontà nostra. Sarri va al Chelsea e una delle sue prime richieste è Daniele Rugani: la volpe può arrivare all’uva. A 40 milioni, mettiamoci l’anima in pace, la Juventus lo cede. È una buona operazione a livello economico, su questo non si può discutere. Un po’ meno su altri fronti, perché il ragazzo ha quel qualcosa in più che in teoria nel calcio serve. Non è cresciuto quanto ci si aspettava, vero, ma non ne ha neanche avuto tante occasioni. Sia come sia, su queste pagine qualche tempo fa chiedevo una decisione: o Allegri ha fiducia in lui, o è giusto che parta. La risposta l’avremo a breve, ma possiamo immaginarla.

 

Arriverà un altro centrale? Di sicuro servirebbe. Il gioco della lista Champions che abbiamo fatto nelle puntate precedenti impone prudenza, ma Barzagli e Chiellini sono in là con gli anni. Al netto dell’eventuale cessione di Medhi Benatia (con Rugani via potrebbe anche rimanere), serve un altro collega giovane, o medio-giovane, da affiancare a Caldara. Detta in maniera brutale, non spenderei 20 milioni di euro per Godin. Fortissimo, ma (mera questione anagrafica) se cedi Rugani a 40 e prendi l’uruguaiano a 20 non è detto che il saldo sia positivo. Se clausola deve essere, proverei a saccheggiare la Roma con un certo Kostas Manolas. Non è Godin, ma ha 4 anni in meno, ha ampi margini di crescita, al catechismo di Allegri può correggere alcuni errori. Con Pjanic, in fin dei conti, è andata bene.

 

Arriviamo a Miralem Pjanic, appunto. Vidal è stato visto a Napoli e non era a Napoli. Pjanic è stato visto a Barcellona ed era diretto a Ibiza. Il mercato è fatto anche di avvistamenti che sono buchi nell’acqua. Al netto delle sue vacanze, il bosniaco è sul taccuino del Barcellona e i blaugrana hanno disperato bisogno di un centrocampista eccezionale che completi la mediana con Busquets e Rakitic. Cederlo è un rischio, perché sostituirlo è molto complicato: con tutte le qualità che ha, Milinkovic-Savic è un giocatore molto diverso e chi li mette nella stessa frase non può dire sul serio. A 80 milioni è un affare? Non il migliore che la Juve può fare, ma potrebbe essere quello che la Juve deciderà di fare. Una grande cessione, in fin dei conti, l’abbiamo preventivata. Tra Pjanic a 80 e Dybala a 120 (cifra sparata a caso, quindi perfettamente in linea con le voci di mercato), meglio cedere il primo. Tra Pjanic a 80 e Higuain a 65, meglio il secondo. Si passa dal Mondiale, solito tema che non vorremo toccare perché in Russia gli azzurri non li possiamo vedere. Si passa dal Mondiale perché a ore Higuain avrà la chance di riscattare una carriera molto complicata con la maglia dell’Argentina, e se dovesse essere l’uomo della provvidenza il suo prezzo di mercato schizzerebbe verso l’altro. Altrimenti, l’Inter è lì, fantamercato o no. E il Chelsea di Sarri pure: la volpe apprezza l’uva, si diceva.