Aspettando Di Maria, con ottimismo ma fino a quando? Le cessioni restano il grande cruccio

21.06.2022 00:00 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
Aspettando Di Maria, con ottimismo ma fino a quando? Le cessioni restano il grande cruccio
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Da settimane, in casa Juventus si respira un'aria di grande ottimismo sul futuro di Angel Di Maria. Ma anche di grandissimo attendismo. Per l'argentino, pare fortemente voluto da Allegri, i bianconeri hanno fatto tutto quello che era realisticamente possibile fare. Avrebbero voluto mettere sul piatto un biennale a determinate cifre (lorde), si sono risolti a offrire un annuale che non conviene particolarmente, anzi per nulla, ma almeno accontenterebbe sia l'argentino che il livornese. Una risposta è attesa a breve, ormai a brevissimo, il dubbio è se il tempo in cui arriverà lo decida  anche la Juve o solo il giocatore.

Parliamoci chiaro: il giocatore non si discute, il colpo sì. Non è un acquisto di progetto: guarda al domani e poi stop. Sono considerazioni già fatte altrove, ma prendono corpo considerando che pare vi sia da pregare il Fideo. E allora viene da chiedersi: tutto questo per un campione (ripetiamo: innegabile che sia tale) ma che ti fa il favore di venire un anno e con il rischio che abbia la testa alla sua vera proprietà, il mondiale di metà stagione? Domande legittime, ci pare.

Dato che di grandissime novità non ne arrivano - a volte si dimentica che il mercato non è ancora iniziato - giova soffermarsi su temi arcinoti al pubblico bianconero. Il cruccio dei crucci riguarda la cessione. A oggi, la Juventus non è in una posizione di forza praticamente nei confronti di nessuno. L'unico giocatore che abbia davvero mercato d'alto livello è De Ligt, ma se partirà (un se grande come una casa e oggi tutto da verificare) sarà soprattutto per scelta sua. Negli altri casi, il quadro è chiaro: per liberarsi di Ramsey va pagato, Arthur ha un costo a bilancio che non rispecchia il suo attuale valore di mercato. McKennie e Zakaria possono partire ed è abbastanza sorprendente visti i tempi in cui sono arrivati, Rabiot sembra avere qualche estimatore ma ha anche il contratto in scadenza nel 2023 per cui la Vecchia Signora non potrà approcciare le trattative da una posizione di forza. Quanto ad Alex Sandro, lo si saluterebbe volentieri ma il diretto interessato non pare di questa idea. Nulla di nuovo sotto il sole, solo piccole lezioni da tenere presenti per il futuro.