A DOMANDA RISPONDE - Arbitri disastro, errori Guida e Orsato confermano: moviola in campo indispensabile. Stangata Strootman. Troppe critiche ingenerose alla Juve. 6° Scudetto vicino e Spalletti manterrà parola. Occhio al Monaco, non è solo Mbappe

01.05.2017 00:33 di  Xavier Jacobelli  Twitter:    vedi letture
A DOMANDA RISPONDE - Arbitri disastro, errori Guida e Orsato confermano: moviola in campo indispensabile. Stangata Strootman. Troppe critiche ingenerose alla Juve. 6° Scudetto vicino e Spalletti manterrà parola. Occhio al Monaco, non è solo Mbappe

Ogni lunedì la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, editorialista del Corriere dello Sport-Stadio.


1) La quint’ultima giornata di campionato è stata caratterizzata da gravissimi errori arbitrali: Guida a Bergamo ha negato alla Juve un errore macroscopico; Orsato a Roma non ha visto il rigore su Lukaku e s’è inventato il penalty trasformato da De Rossi. Che cosa ne pensa?

“Penso che la moviola in campo sia indispensabile e, per fortuna, verrà introdotta dalla prima giornata del prossimo campionato. Gli errori di Guida e Orsato sono stati marchiani e, nel caso del derby capitolino, aggravati dalla simulazione di Strootman il quale, a norma di regolamento, deve essere severamente punito, senza se e senza ma, ricordando anche il precedente Krasic. La questione arbitrale è di vitale importanza per il nostro calcio: il male più evidente che l’assilla è la vasta mediocrità tecnica di chi dirige le partite, per non dire dell’inutilità assoluta dei giudici di porta. E tutto questo, checché ne dicano i vertici di una casta che non ammette mai i propri errori, salvo chiedere sporadicamente scusa il giorno dopo, com’è accaduto nel caso di Guida a Bergamo”.

2) Il pareggio in extremis dell’Atalanta ha generato diverse critiche nei confronti della Juve, accusata sia di pensare già al Monaco sia di essersi concessa imperdonabili distrazioni in difesa. E’ d’accordo?

“No. Decisamente no. Intanto, insieme con la Lazio, l’Atalanta è la squadra rivelazione del campionato, come certifica il quinto posto bergamasco. Il primo tempo contro la Juve è stato sontuoso, scandito da una condizione atletica particolarmente brillante e scaturito dalle scelte tattiche di Gasperini che hanno inizialmente spiazzato Allegri: la marcatura a uomo di Masiello su Dybala, di Conti su Mandzukic, il pressing asfissiante dei 45 minuti iniziali. Ma, nella ripresa, la Juve ha reagito, ribaltando il risultato. Freuler l’ha riacciuffata al penultimo minuto a causa di una distrazione della retroguardia che, non essendo un reparto di robot, ha anche il diritto di sbagliare una volta ogni tre mesi. Il riferimento cronologico non è casuale: i campioni d’Italia non incassavano due gol in campionato dalla trasferta fiorentina del 15 gennaio scorso. Da qui ad affermare, come ho letto e sentito, che la Juve a Bergamo abbia giocato male, ce ne corre. Peraltro, alla luce della sconfitta della Roma, il pareggio di venerdì scorso ha portato la Juve ad un passo dal sesto titolo consecutivo. 

3) Come spiega il tracollo romanista nel derby capitolino?

“Per prima cosa, lo spiego con il valore assoluto della Lazio che ha nettamente meritato di cogliere questa vittoria, nonostante l’improvvisa assenza di Immobile, costretto a dare forfait pochi minuti prima del calcio d’inizio. E qui, su tutti, si staglia la figura di Simone Inzaghi: ha schierato Keita punta centrale, ha infoltito il centrocampo, ha castigato gli errori di una Roma incapace persino di approfittare dei marchiani sfondoni di Orsato, il quale le ha accordato il tredicesimo rigore stagionale, nonostante non ce ne fossero gli estremi e dopo avere negato ai biancocelesti un penalty clamoroso per il fallo subito da Lukaku.  

4)  Pensa che Spalletti rimarrà al suo posto? Aveva detto: se non vinco, non rimango. Non ha vinto nulla e, per giunta, il Napoli che ha battuto l’Inter, adesso è a un punto dai giallorossi. Quindi?

“Quindi, poiché Spalletti è sicuramente un uomo di parola, presumo che a fine campionato lascerà la Roma. Purtroppo per lui e per il club di Pallotta, l’uno dopo l’altro ha fallito sistematicamente gli obiettivi fissati dalla società: eliminazione nel turno preliminare di Champions League; eliminazione dall’Europa League; eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della Lazio che gli ha impartito una dura lezione di calcio. E ora, la Roma dovrà mantenere i nervi saldi per difendere il secondo posto da un Napoli scatenato (11 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 12 gare in trasferta; 50 punti nelle ultime 20 partite)”.

5) Il Monaco è dietro l’angolo. In questi giorni si è parlato molto di Mbappé. Ma sarà solo lui il pericolo che la Juve correrà nel Principato? 

“Magari, perché, neutralizzato Mbappè, il gioco sarebbe fatto. Il diciottenne fenomeno di Jardim segna un gol ogni 91 minuti, ma oltre a lui, i bianconeri dovranno guardarsi dal collettivo monegasco come la vittoria sul Tolosa ha ribadito. E non è una mera concidenza che la squadra abbia fatto il pieno di nomination per i premi finali della Ligue 1: miglior portiere (Subasic); rivelazione dell’anno (Mbappé); miglior giocatore (Bernardo Silva); miglior allenatore (Jardim). La sfida sarà lunga 180’ e forse anche di più: ci vorrà la migliore Juve. Cioè questa che sta dominando la serie A. Bisogna avere più che mai  fiducia nei bianconeri".