Qui Tuttosport - Xavier Jacobelli: "Perché anche Sarri sa quanto Milinkovic Savic sia così importante per la Nuova Juve"

08.07.2023 00:35 di  Xavier Jacobelli  Twitter:    vedi letture
Qui Tuttosport -  Xavier Jacobelli: "Perché anche Sarri sa quanto Milinkovic Savic sia così importante per la Nuova Juve"
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Ogni sabato la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, editorialista di Tuttosport. Ecco il suo intervento:

"Quaranta milioni di euro sono la valutazione del cartellino di Sergej Milinkovic Savic secondo Claudio Lotito.  Il presidente della Lazio vorrebbe tanto che il centrocampista serbo prolungasse il suo contratto in scadenza il 30 giugno 2024, ma, se il giocatore non ci sta, Lotito è perfettamente consapevole del rischio di perderlo a zero l'anno che verrà. Del resto, bastava ascoltare Maurizio Sarri, intervistato in esclusiva da Alfredo Pedullà davanti alle telecamere di Sportitalia per capire quanto anche il tecnico biancoceleste sappia che cosa significherebbe per la Lazio perdere Milinkovic Savic e per la Juve acquistarlo.  “Sergej? È un problema per la società;  per me potrebbe essere una risorsa, ma dipende tutto da quanto il ragazzo sia coinvolto dalla situazione di mercato che lo riguarda. Milinkovic con la testa libera è un giocatore di un livello straordinario.

Si sta parlando di un giocatore eccezionale ora al centro di una vicenda contrattuale: non so quali conseguenze possa portare, però è un problema societario”. Alle corte. In attesa di sapere se Pogba parta o rimanga, se traduca nei fatti la sua volontà di recuperare il tempo perduto sventolata sui social o ceda alle lusinghe arabe, un fatto è certo: alla Nuova Juve un centrocampista del calibro di Milinkovic Savic serve come il pane poiché sarebbe l'ideale per conferire classe, nerbo, dinamismo al reparto centrale di Allegri che, nell'ultima stagione, troppo spesso si era rivelato il ventre molle della squadra.

La Juve ne è talmente convinta che, nella trattativa con la Lazio, oltre al cartellino di Pellegrini potrebbe inserire anche quello di Rovella, di rientro dal prestito monzese. Per sbrogliare la matassa, quanto mai provvidenziale è l'ingresso di Giuntoli nella stanza dei bottoni, salutato con entusiasmo e fiducia dai tifosi, anche per l'acclarata passione bianconera del nuovo capo dell'area sportiva.

Grande e impegnativo è il lavoro che Giuntoli è chiamato a svolgere insieme con Manna, i cui esordi nel panni di direttore sportivo della prima squadra sono stati brillanti: il riscatto di Milik, la conferma di Rabiot, l'acquisto di Weah, il pressing in Premier per sciogliere i nodi Arthur, McKennie, Zakaria. Tuttavia, se c'è una cosa che non spaventa Giuntoli è l'opera di costruzione di una grande squadra. Gli otto anni napoletani sono lì a dimostrarlo. Ecco perché, per la Juve, l'altro Cristiano è l'uomo giusto al momento giusto".