Vi ricordate i proclami di Galliani? Beh, il "Milan dei giovani" è durato appena sei mesi

11 gennaio 2013. In Lega arriva Adriano Galliani, radioso come non mai anche se la classifica non sembrava in quel momento sorridere alla sua squadra. Ma a lui non interessa, perché il progetto guarda al futuro e infatti strizza immediatamente l'occhio ai giornalisti e dice: "Bello il Milan dei giovani!".
25 marzo 2013. L'ad rossonero interviene all'Università Cattaneo di Castellanza ad un convegno sull'industria del calcio e spiega agli studenti quanto sia importante investire sui giovani: "Avere tutti questi '90, '92, '93, '94 in squadra vuole dire creare valore. Noi continueremo nonostante tutto a puntare sul futuro".
8 maggio 2013. A margine del San Siro Gentleman, Galliani interviene e parla del suo argomento preferito, il ringiovanimento del Milan: "Questo è l'anno uno della rifondazione del Milan, abbiamo deciso di puntare diritto sui giovani. Vi dirò di più: non ci fermeremo qui, continueremo a farlo". E giù applausi.
13 maggio 2013. Alle domande dei cronisti che gli chiedevano conto di un interessamento del Milan per Puyol, Galliani quasi sbotta: "Nulla di vero, il Milan punta solo sui giovani e quindi lui non può rientrare nei nostri piani".
Questi sono alcuni esempi, i primi che offre google digitando "Galliani" e "giovani", ma tanti altri ne esistono perché nella passata stagione l'amministratore delegato dei rossoneri non ha fatto altro che giustificare i risultati deludenti della propria squadra con questo fantomatico progetto che vedeva i "giovani" al centro.
La realtà, oggi, parla di tutt'altro. Racconta di un acquisto, Kakà, che ha 31 anni e una lunga serie di infortuni alle spalle che non lo rendono, di certo, un giovane rampante. Racconta anche di Niang, lui sì promettente, che è stato messo fuori dalla lista Champions per fare spazio a Matri (28 anni) e Pazzini (31), nonostante quest'ultimo debba ancora recuperare da un infortunio. Senza dimenticare che El Shaarawy, che per mesi è stato accostato alle più grandi squadre d'Europa (probabilmente le voci erano false), sarà costretto ad accomodarsi per lungo tempo in panchina.
Tutto legittimo, sia chiaro. Una società, ovviamente, può fare tutto e il contrario di tutto, ma è arrivato il momento di rispondere garbatamente a chi per mesi ha inondato di frecciatine la Juventus perché "poco propensa a puntare sui giovani": la prossima volta cercate di far durare il progetto almeno dodici mesi.
Twitter: @danigamberini