Undici metri - Udine ultima spiaggia per Pirlo e i suoi. La dura corsa Champions prima della rivoluzione. La Juve ripartirà da Agnelli

02.05.2021 16:15 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri  - Udine ultima spiaggia per Pirlo e i suoi. La dura corsa Champions prima della rivoluzione. La Juve ripartirà da Agnelli

La gara di Udine sarà decisiva per la corsa Champions della Juve, la Dacia Arena sarà davvero una sorta di ultima spiaggia per Pirlo e i suoi. Con Napoli e Atalanta lanciatissime e che non perdono un colpo e il Milan ancora davanti è chiaro che la trasferta in terra friulana rappresenti la partita da non sbagliare per la Juve, anche se tanto se non tutto, dipenderà dallo scontro diretto contro i rossoneri che ci sarà la settimana prossima allo Stadium.
La Juve cerca sul campo il pass per la prossima Champions e non sarà impresa facile considerato il momento non brillantissimo dei bianconeri (per usare un eufemismo) e il calendario non certo benevolo. 
Indipendentemente dalla qualificazione in Champions (che è comunque vitale per il prestigio e per le casse del club), e dalla eventuale vittoria della Coppa Italia, l’avventura di Pirlo a meno di clamorosi colpi di scena sembra ai titoli di coda.
Stando a quello che si dice, che si legge e ai vari indizi, tutte le strade portano a Max. Pare che Allegri possa ritornare alla Juve per risollevare la Signora del calcio italiano che ha bisogno di nuova linfa, nuovi stimoli e un importante restyling.



A stagione finita si consumerà una sorta di rivoluzione che vedrà coinvolti giocatori, area tecnica, e dirigenti. Quello che sembra trapelare è che Andrea Agnelli resterà (almeno per ora) come Presidente, ma tante cose dovrebbero cambiare. Si parla di un possibile ritorno di Marotta in società, di Cristiano Giuntoli, di Lippi. Questo per dire che molte cose bollono in pentola e in genere quando circolano tante voci e c’è tanto fumo significa che c’è anche la carne ….
Il progetto tecnico è chiaro: ricominciare, partendo da una base solida con giocatori italiani e giovani. A ben vedere è quello che la Juve ha cominciato a fare ma è un processo non del tutto compiuto. Negli ultimi tempi è mancata alla squadra un’anima italiana, una identità forte.
In quest’ottica si devono leggere le voci relative a Donnarumma, a Locatelli, ad un possibile ritorno di Kean. Tutti italiani, nazionali, giovani e con un grande futuro davanti.
I bianconeri si sono già portati avanti innestando negli anni campioni giovani come De Ligt, Kulusevski e Chiesa e c’è da giurarci, si seguirà ancora questa strada.
In quest’ottica occorre capire come collocare Cr7 che potrebbe anche salutare la compagnia ad un anno dalla scadenza del suo contratto.
Il Real pare esserci defilato, sullo sfondo restano Psg ma soprattutto lo United. In questo caso occhio al solito Pogba, oggetto del desiderio dei bianconeri da almeno due stagioni.
Dybala invece potrebbe rinnovare e potrebbe essere lui il faro della nuova Juve. La Joya al centro del progetto e responsabilizzato potrebbe davvero consacrarsi come campione assoluto.
Altro giocatore che pare piaccia molto è proprio Rodrigo De Paul che la Juve affronterà Domenica. Personalmente stravedo per lui da tempo e credo sia un profilo di grande spessore.

In settimana c’è stata la visita alla squadra di John Elkann che ha ribadito la vicinanza della società in un momento delicato della stagione, ma ha anche un altro significato. La guida resta salda e Andrea Agnelli potrà continuare il suo personale ciclo fatto di vittorie leggendarie.
Bisogna solo ringraziare un Presidente capace di riportare la squadra dopo l’onta della serie B ai fasti di un tempo, e capace di farla trionfare per ben 9 anni di seguito.
Come ho più volte ribadito, solo tra qualche anno si comprenderà appieno la grandezza di un’impresa che ha dello straordinario. Resta il grande rimpianto della Champions, sfiorata un paio di volte e sfuggita in finale. E al timone di quella squadra che ha sfiorato la Coppa c’era proprio il buon Max che molto probabilmente tornerà con maggiori poteri e con la possibilità di riprendere il discorso interrotto bruscamente due anni fa. Corsi e ricorsi storici, non sarebbe il primo ritorno, basti pensare al secondo ciclo di Lippi in bianconero. La speranza è che questo serva a riprendere le buone e sane abitudini. Tornare a vincere. Fino alla fine …