Undici metri - Juve, è l'ultima chiamata

06.11.2022 18:33 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Juve, è l'ultima chiamata

La Juve Mercoledì ha salutato la Champions con una nuova sconfitta ma ha mostrato segni di vita. E’ stata una Juve che è sembrata quasi “garibaldina”, più tonica, veloce e grintosa, spinta dalla sfrontatezza e dalla voglia dei giovani. Per me è stato bello vedere un centrocampo tutto italiano con Locatelli, Miretti e un sontuoso Fagioli. Alla fine contro il PSG è arrivata una sconfitta, ma il pubblico allo Stadium ha visto una bella gara, qualche giocata fantastica come il primo gol di Mbappe che è stato davvero tanta roba, così come bella è stata l’azione del momentaneo pareggio di Bonucci. Soprattutto si è vista una squadra che ha dato tutto fino alla fine. Quando si gioca così, anche se arriva una sconfitta non si può rimproverare nulla alla squadra. Non inganni però l’ultima gara giocata dalla Juve, perché questa Champions per i bianconeri è stata davvero orribile. Alla fine la Juve è finita in Europa League pur avendo perso 5 partite su 6, e con soli 3 punti in classifica frutto dell’unica vittoria a Torino contro il Maccabi.
Sicuramente a Febbraio la musica sarà diversa, cambierà la condizione e rientreranno i nomi “pesanti”. La Juve ha il dovere di non snobbare l’Europa League, anzi deve cercare di vincerla.


Ci sono squadre importanti anche in questa competizione, in effetti a guardare le squadre che sono in Europa League sembra davvero che sia una sorta di “Champions 2”, i bianconeri sono in buona compagnia, basti pensare al Manchester United, al Leverkusen, al Barcellona, al Siviglia, all’Ajax (solo per citarne qualcuna). Questa Coppa potrebbe essere il primo tassello per riaprire un nuovo ciclo,


Piano piano Allegri avrà a disposizione i giocatori assenti per infortunio. Contro il PSG si è rivisto finalmente Chiesa. Federico è mancato tantissimo in questi mesi. Il suo rientro, insieme a quello di Pogba, al recupero di Di Maria, Bremer e Vlahovic cambieranno il volto e la potenza di fuoco di questa squadra che è stata costretta fino ad oggi a giocare in grande emergenza.


Però non tutti i mali vengono per nuocere, la necessità e l’emergenza hanno portato alla ribalta alcuni giovani, l’ultimo in ordine di tempo è stato Fagioli, giocatori su cui Allegri può e deve contare. Ora però bisogna cercare di recuperare qualche punto in Campionato. Ho letto di colleghi e tifosi ottimisti, di ipotetiche rimonte, o sogni scudetto, ma non bisogna illudersi, occorre essere realisti. Ad oggi questa speranza di rimonta “scudetto” mi pare mera utopia.

L’auspicio del mondo bianconero è che dopo la pausa per il mondiale le cose cambino, ma il ritardo dal primo posto è attualmente di 10 punti, tanti, forse troppi, soprattutto se consideriamo la forza del Napoli, gli azzurri stanno giocando un calcio meraviglioso e sono meritatamente primi, per ora non mostrano segni di debolezza o crepe. E’ chiaro che la Juve deve cercare di arrivare alla sosta senza perdere altro terreno, questo fa capire a tutti come sia fondamentale la gara contro l’Inter. La Juve arriva alla sfida contro gli uomini di Simone Inzaghi in parte ancora in emergenza ma qualche giocatore comincia a rientrare. Questa è una gara fondamentale per i bianconeri, serve una vittoria, serve una prestazione importante, sarebbe importante anche da un punto di vista psicologico. E’ un’eternità che la Juve non riesce a vincere uno scontro diretto, e questo sta diventando un grosso limite. Contro l’Inter che sulla carta è la grande favorita, la Juve ha la possibilità di dimostrare che forse qualcosa di importante quest’anno può ancora ottenere.

Direi che contro i nerazzurri è un po’ l’ultima chiamata. Se i bianconeri vogliono tenere vive le (poche) speranze di rimonta non hanno alternative alla vittoria. A prescindere da chi scenderà in campo, servirà un atteggiamento giusto, servirà la gara perfetta, serviranno grinta, velocità, carattere e un po’ di fortuna per cercare non tanto di rientrare in gioco in chiave scudetto ma di tenere vive le ambizioni di arrivare almeno tra le prime 4. Una vittoria contro l’Inter servirebbe anche a dimostrare a tutti che questa squadra, che ha passato dei mesi infernali, tra polemiche, infortuni, e risultati negativi, può ancora fare paura e dire la sua. A Gennaio poi sarà un’altra storia e si spera un’altra Juve (magari con un paio di ritocchi a basso costo sul mercato) ma intanto nelle gare che restano prima della sosta, bisogna non perdere punti, per non rendere una chimera anche i sogni….