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Mohamed Sissoko: "Delusione grande, Porto era alla nostra portata. Si dovrà ripartire da Chiesa, non mettete in discussione Cristiano. Champions? Manca solo la fortuna"

10.03.2021 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Mohamed Sissoko: "Delusione grande, Porto era alla nostra portata. Si dovrà ripartire da Chiesa, non mettete in discussione Cristiano. Champions? Manca solo la fortuna"
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© foto di Alberto Fornasari

"E' difficile fare un commento dopo una delusione del genere, sicuramente c'è grande rammarico perché il Porto era una squadra alla nostra portata. Ma onore a loro, hanno disputato una bellissima partita". Pensieri e parole di Mohamed Sissoko, ex calciatore bianconero e ancora molto amato dai tifosi, che in esclusiva ai microfoni di Tuttojuve.com analizza il day after la cocente delusione europea:

La Juve meritava davvero di uscire?

"Il calcio è strano, purtroppo in due partite può sempre succedere di tutto. Ciò che non ci ha permesso di raggiungere il quarto di finale non è tanto la prestazione di ieri, ma quella del Do Dragao".

Hai pensato mancasse qualcosa a questa squadra?

"Dopo una sconfitta del genere, è sempre troppo semplice parlare. Prima di emettere giudizi, però, aspettiamo la fine della stagione: la Juve è ancora in corsa in campionato e può vincere la finale di Coppa Italia".

Da ex calciatore, come viene vissuto il giorno dopo?

"Non è semplice affrontare il giorno dopo, la ferita è ancora grande e il pensiero è sicuramente rivolto a ciò che è accaduto qualche ora prima. Anche perché questa è una sconfitta difficile da capire".

Da chi o cosa bisognerà ripartire?

"Per natura sono abituato a pensare positivo, non bisogna esser troppo negativi. La Juve dovrà ripartire da Federico Chiesa, un giocatore così decisivo che potrà far ancora bene con questi colori e con la nazionale italiana".

Non bisogna esser troppo negativi, vero, ma ti aspettavi una prestazione così da Cristiano Ronaldo?

"Il grande campione deve essere decisivo nelle partite che contano, ma oggi è ingiusto mettere Cristiano sul banco degli imputati. Da quando è arrivato alla Juve, ha sempre fatto la differenza e con i suoi gol ha fatto vincere il club. E' un giocatore troppo importante, non bisogna metterlo in discussione".

Non ha nemmeno convinto il modo in cui si è messo in barriera.

"Ricordo che queste cose venivano provate in allenamento. Se Pirlo decide di mettere in barriera un giocatore come Cristiano, significa che lo ritiene adatto a difendere in quella situazione. Onestamente, poi, credo che nessuno di loro si aspettasse un tiro così radente all'angolino. Può aver influito".

E il tuo amico Rabiot, come ha giocato?

"Benissimo, è salito in cattedra con il passare dei minuti. Anche con la Lazio mi è piaciuto, sta vivendo un buon momento. Lui fa parte di quei giocatori importanti della Juventus".

Prima dicevi che dobbiamo aspettare la fine della stagione per emettere giudizi, ma se la Juve non dovesse vincer nulla? Che cosa accadrebbe?

"Sarebbe una stagione fallimentare, la Juventus è una società che viene costruita ogni anno per vincere. Quest'anno però è iniziato un nuovo ciclo, con un allenatore nuovo e diversi giovani promettenti. Come dicevo prima, aspettiamo la fine della stagione".

Quindi sarebbe giusto continuare con Andrea Pirlo?

"Assolutamente sì, ma non credo sia in discussione. Andrea può diventare vincente come Zidane e Guardiola, non cambio idea a riguardo".

In definitiva, che cosa manca a questa squadra per vincere la Champions?

"Onestamente, manca solo la fortuna. E' da quando è tornata dalla Serie B, che la Juve pianifica di vincere la Champions. In Italia è dominio ormai da anni, in Europa ha fatto delle grandi cose. Io sono convinto che. prima o poi, ci riuscirà per la legge dei grandi numeri".

Si ringrazia Mohamed Sissoko per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.