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Antonio Nocerino: "Juve in fiducia, Parma non è solo ripartenze. Pirlo? Diventerà come Zidane e Guardiola. E sulla mia esperienza in bianconero..."

18.12.2020 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Antonio Nocerino: "Juve in fiducia, Parma non è solo ripartenze. Pirlo? Diventerà come Zidane e Guardiola. E sulla mia esperienza in bianconero..."
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© foto di Giacomo Morini

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex di Parma-Juventus, Antonio Nocerino, per parlare approfonditamente dell'incontro di domani sera e non solo:

Entrambe le squadre arrivano da un pareggio, ma nelle ultime settimane sia la Juventus che il Parma hanno ottenuto dei buoni risultati. Che partita sarà quella del "Tardini"?

"Sicuramente mi aspetterò una bella partita, il Parma sta avendo una continuità di prestazioni e mi piace il gioco che pratica Liverani. E' molto più squadra rispetto ad inizio campionato, sta facendo davvero molto bene. La Juve, invece, è veramente forte, ha giocatori incredibili e nelle ultime settimane stanno prendendo sempre più fiducia dei loro mezzi. Come sempre, che vinca il migliore".

Quanto può essere importante il match di Parma per i bianconeri? Negli altri anni, eravamo abituati a vederli già con molti punti di vantaggio sulle inseguitrici.

"La Juve ha iniziato un percorso nuovo, c'è bisogno solo di tempo. L'importante è che nel momento in cui ci sia un momento di difficoltà, la squadra sia in grado di reagire a tutto questo. Per me i conti si faranno alla fine, verso febbraio o marzo la situazione sarà più semplice da valutare. Oggi puoi anche perdere a Parma, comunque il tempo per recuperare lo svantaggio c'è poiché la prima in classifica ha solo quattro lunghezze in più in questo momento".

Il Parma ha ottenuto i suoi migliori risultati in trasferta, può essere dunque una difficoltà affrontare la Juve in casa?

"No, penso più al contrario. Perché comunque giocare tra le mura amiche può essere un'arma importante, è una squadra solida non semplice da affrontare. In alcune zone del campo è molto fisica, il gruppo si conosce da anni ed è in grado di sfruttare al meglio pregi e difetti. Non si affida solo alle ripartenze, c'è un giocatore come Gervinho devastante a campo aperto e poi c'è un gioco molto tecnico che può mettere chiunque in difficoltà. I due gol al Milan sono arrivati su due splendide azioni, una finalizzata da Kurtic di testa e l'altro arriva da Hernani a seguito di una bella conclusione. Ho giocato con Liverani, conosco le sue idee e posso affermare che è veramente un gran studioso di calcio".

Anche Pirlo, come Liverani, effettivamente si sta dimostrando molto attento ai particolari.

"Alla fine è il dettaglio a fare la differenza, perché oggi giorno solo lo studio e l'apprendimento può semplificare il lavoro. Altrimenti farai sempre fatica. In Serie A, poi, è quello che ti fa vincere o perdere un incontro".

Che cosa ti sta più piacendo dell'idea di calcio di Pirlo?

"A me sta piacendo molto come costruisce l'azione, lo fa a tre e poi si difende a quattro. E' interessante osservarlo. Anche vedere McKennie che attacca lo spazio in quel modo è fantastico, era da diversi anni che la Juventus non aveva un centrocampista così. Per giocare come vuole Andrea devi avere dei giocatori che vanno senza palla e in grado di inserirsi così bene, l'americano è uno di quelli. Come ho sempre detto, il calcio ha bisogno di ex calciatori poiché la loro competenza è differente da quella degli altri".

Credi che il tuo ex compagno di nazionale potrà ripetere quanto fatto da altri grandi del passato come Zidane e Guardiola?

"Sì, l'augurio è quello. Tutti conoscono ciò che è stato in campo, per questo le sue competenze sono davvero uniche. Ogni allenatore è circondato da un ottimo staff, non lo conosco in particolare ma per me sta lavorando bene. Andrea ha tutto per diventare come Zidane e Guardiola".

A tuo parere, quanto perde il centrocampo della Juve senza Arthur?

"Sicuramente perde qualcosa, ma non è un giocatore a cambiare un reparto. A me sta piacendo molto ad esempio Rabiot, sta dimostrando di avere qualità incredibili e ciò gli ha permesso di riconquistare la nazionale. Non mi preoccuperei più di tanto, la Juve ha un centrocampo formato da ottimi giocatori come Bentancur, McKennie e Ramsey. Ecco se dovesse venire a mancare l'americano, non ci sarebbe più quel tipo di caratteristica fondamentale per il gioco di Andrea: ovvero colui in grado di attaccare lo spazio senza palla".

In effetti, se proprio vogliamo trovare dei punti deboli a questa squadra, una quarta punta e un sostituto di McKennie non ci sono.

"Con la riapertura del mercato di gennaio, la Juventus è già consapevole di quel che deve fare. Non è di certo questo il problema. Per come vuole giocare Andrea, c'è bisogno di quel giocatore con quelle caratteristiche. E' troppo importante, così l'avversario non è più in grado di prevederti e puoi esser più pericoloso dal punto di vista delle azioni offensive".

Immagino che Antonio Nocerino è ancora un giocatore ancora in attività. Sceglierebbe di giocare Parma-Juve nei padroni di casa oppure negli ospiti?

"Mi sarebbe piaciuto giocare il match con entrambe le squadre. A Parma ho vissuto una situazione allucinante dal punto di vista economico, al calcio pensavi giusto quelle tre ore prima della partita. Erano altri i problemi, ben più gravi. La mancanza di un salario non pesava tanto sulle nostre spalle quanto più su quelle dei dipendenti e dei magazzinieri che fanno un lavoro oscuro molto importante. Essere riusciti ad aiutarli con tutti i beni di prima necessità è stata un grande orgoglio oltre che una grande vittoria. Il bene lo si fa in silenzio. Alla Juve, invece, mi sarebbe piaciuto giocare con questa dirigenza".

Non è la prima volta che metti in risalto quest'ultimo concetto.

"A parte che conosco bene Pavel, ho veramente grande stima del presidente e di come lavorano tutti nel club. Purtroppo sono riuscito a giocare molto poco in prima squadra, al contrario ho sempre avuto la convinzione che avrei giocato più anni con un'altra dirigenza. Semplicemente perché la scelta sarebbe stata fatta in maniera più attenta e ponderata, proprio in virtù dell'esperienza dei dirigenti che è totalmente differente rispetto a quelli di allora".

Discorso campionato: quale è il tuo pensiero?

"Le due rose più attrezzate sono Juventus ed Inter, poi dietro non molto distaccate ci sono Napoli, Roma, Milan e Lazio che ha una grandissima squadra. C'è un equilibrio che non si vedeva da anni, è interessante vedere la Serie A quest'anno".

Si ringrazia Antonio Nocerino per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.