LEONI PER...AGNELLI – Ronaldo segna e mette la maschera, il pubblico invoca il suo numero 10: la Juventus perdona e sceglie Dybala. Allegri dà una lezione al bel gioco: la praticità è l'unica cosa che conta..

11.02.2019 09:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LEONI PER...AGNELLI – Ronaldo segna e mette la maschera, il pubblico invoca il suo numero 10: la Juventus perdona e sceglie Dybala. Allegri dà una lezione al bel gioco: la praticità è l'unica cosa che conta..

La cosa che fa impazzire (soprattutto le rivali) della Juventus, è che ormai basta un pareggio subito nei minuti di recupero per pensare\sperare in una crisi bianconera. Addirittura basta a molti tifosi proprio bianconeri (incredibile ma vero) per attaccare Allegri, colpevole di non far giocare bene la Juventus, di predicare la calma e limitarsi a vincere. Limitarsi a vincere. Un ossimoro mica da ridere. Fortuna, per quei tifosi della Juventus che “si accontentano” di vincere, che Allegri non è uno che dà peso a certe assurde critiche e che la dirigenza bianconera sa esattamente dove vuole andare. Di sicuro non è il momento di maggior forma per i bianconeri, e anche se contro il Sassuolo si è rivista una condizione fisica ben diversa rispetto alle gare contro Lazio, Atalanta e Parma, quello che deve confortare e far capire che il momento di “crisi” è già finito è il miglioramento graduale ma evidente che c'è stato. 

Tutto ciò in una settimana in cui Allegri e la dirigenza bianconera hanno dovuto risolvere anche un paio di grane: Dybala che torna negli spogliatoi prima che Juventus-Parma finisca, e Douglas Costa che fa un incidente con la macchina e subito dopo vola a Barcellona per festeggiare il compleanno di Neymar. 

 

Nel primo caso, non esiste al mondo che un numero 10 bianconero, per quanto deluso per non essere entrato in campo, lasci la sua squadra a partita in corso. Ma l'argentino lo ha capito da solo, si è scusato subito con Allegri e dirigenza, ha accettato la panchina contro il Sassuolo ed è stato coccolato da squadra e tifosi. Con Ronaldo che festeggia il suo 18esimo gol “indossando” la Dybala mask, e il popolo bianconero che inneggia la Joya appena si alza dalla panchina per entrare in campo, applaudendo ogni sua giocata. 

La Juventus ha perdonato e scelto Dybala. Ci sarà bisogno di tutto il talento del numero 10 da qui alla fine della stagione.

 

Il secondo caso è già più spinoso. Douglas Costa ci ha messo poco per conquistare il popolo bianconero. Le sue accelerazioni, i suoi assist, i gol, quella sensazione di saper spaccare le partite come pochi. Infondo ai tifosi basta vedere impegno, determinazione, attaccamento e qualità. Potenzialmente aveva tutto il brasiliano, ma quest'anno sono emerse altre cose. Lo sputo a Di Francesco, la voglia di strafare che gli è costato l'infortunio a Valencia, l'incidente e il viaggio a Barcellona per festeggiare Neymar. Si, d'accordo, era il suo giorno libero. Ma per quello che guadagna, per quello che rappresenta, e per quello che soprattutto vale la maglietta della Juventus, non basta un giorno libero per fare quello che gli pare. Quella maglia la indossi sempre, anche nel giorno libero, soltanto così ne riconosci e rappresenti il valore. Forse lo capirà, ma se non dovesse farlo la Juventus saprà come risolvere agevolmente il problema. 

 

Tutti importanti, nessuno indispensabile. 

 

Chiudo tornando su Allegri. Si è preso fischi e pernacchie quando ha sostituito Antonio Conte che decise di abbandonare la Juventus in piena estate, con raduno e stagione già programmata. Il tecnico livornese si è messo in silenzio a lavorare e ha portato a casa quattro scudetti, quattro coppe Italia, una Supercoppa e due finali di Champions (che non sono un trofeo ma significano comunque qualcosa). Eppure, molti di quei fischi e pernacchie ci sono ancora. Un vero e proprio schiaffo alla miseria. La colpa? La Juve gioca male. Però vince. Si, ma gioca male. Barattereste gli scudetti vinti col bel gioco di Sarri di cui, tra parentesi, i tifosi del Napoli si sono già dimenticati? A proposito. Proprio mentre Allegri otteneva la vittoria numero 20 su 23 partite (unica squadra imbattuta dei top campionati europei), Sarri ne prendeva 6 dal Manchester City scivolando a 15 punti dalla vetta della classifica. Chissà cosa risponderebbero ai detrattori di Allegri i tifosi del Chelsea se gli fosse proposto uno scambio con l'ex tecnico del Napoli....

 

Vincenzo Marangio – RmcSport 

Twitter @enzomarangio