C'è qualcosa che ancora non va, anche se non sembra

04.11.2018 06:30 di  Giulia Borletto   vedi letture
C'è qualcosa che ancora non va, anche se non sembra
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Stadium esaurito anche per la partita col Cagliari e non solo grazie alla presenza di Cristiano Ronaldo. Oltre al campione portoghese infatti, i tifosi bianconeri vogliono godersi lo spettacolo puro che questa squadra sta regalando senza sosta, capace di pareggiare col Genoa in casa due settimane fa e trionfare e festeggiare ieri sera. Capita di tutto nel primo tempo. Un gol di Dybala a neanche 1' dall'inizio, due rigori (uno per parte) non dati utilizzando il Var, il pareggio dei sardi, un autogol e un legno clamoroso colpito da Ronaldo. Da subito ecco spiattellati più di un motivo per essersi goduti in santa pace il posticipo del sabato sera o almeno i primi 45'. La squadra di Maran è arrivata a Torino col coltello tra i denti, lo ha dimostrato da subito non soccombendo allo stress mentale di essere andati in svantaggio dopo una manciata di secondi, lo ha confermato cercando il fallo di Benatia sperando nel penatly e trovando il momentaneo pareggio con Joao Pedro. Se la partita fosse rimasta sull'1-1 nessuno avrebbe detto niente, perchè di buono, sopratutto nel secondo tempo, sponda Juventus, si è visto ben poco.

Il 2-1 è figlio di un clamoroso autogol di Bradaric, viziato forse da un leggero fuorigioco di Douglas Costa e se non fosse arrivato il definitivo 3-1 di Cuadrado, Allegri questa volta non avrebbe fatto nessun complimento ai suoi ragazzi. Poco prima infatti un calcio d'angolo dei sardi aveva fatto arrabbiare alla morte il tecnico bianconero, salvo poi ricredersi dopo pochi secondi grazie al lavoro fatto da Dybala e Ronaldo su capovolgimento di fronte. E' una Juventus dai mille volti quella di quest'anno. Trionfante, coinvolgente e sconvolgente, ma anche sprecona e a momenti assente. Allegri lo ripete da settimane: "i risultati arrivano, ma dobbiamo migliorare la fase difensiva. 11 partite con 8 gol presi sono troppi".