Pairetto: "A cena con tutti. Mai avute schede da Moggi. Non abbiamo sospeso nessuno per partite della Juve"

Nel corso dell'udienza odierna del processo di Calciopoli, di cui renderemo un resoconto a fine giornata, ha preso la parola per una dichiarazione sponantea Luigi Pairetto, ex designatore arbitrale. Ecco il suo lungo intervento:
Sono stato arbitro per 20 anni con grandi risultati internazionali e poi nominato prima designatore di serie C, poi di A e B, non ci sono arrivato casualmente. Ho sperimentato il doppio arbitro in Coppa Italia per poterlo portare poi in tutte le direzioni, in contrasto con le accuse che oggi mi vengono rivolte. Altra situazione è stata quella dell’interscambio degli arbitri internazionali tra le varie Federazioni europee, per le partite più importanti. Erano due progetti contrari al sistema del sorteggio al quale sono sempre stato contrario, perché non fa crescere gli arbitri ma, purtroppo, ci è stato imposto dalla Federazione e dalla Lega Calcio, mentre l’Aia era contraria.
Per quanto riguarda alcune situazioni vorrei dire: è vero che mia moglie ha acquistato due auto dal signor Pastore della Fiat, una nel 1994 ed una nel 2005, possibilità legata al fatto che eravamo vicini di posto con Pastore. Tenga presente che io non posseggo una vettura italiana dal 1975, come i miei due figli adulti, mai avuto interesse ad acquistare auto con sconti. Nell’ambito del calcio c’è grande facilità ad ottenere sconti in tutti gli ambiti. Per il fatto di avere avuto grandi incarichi, ho sempre avuto grandi sconti o regali ed è una normalità.
Per quanto riguarda i miei rapporti con Moggi e Giraudo, io sono un conoscente e un amico di Moggi dalla fine degli anni 70, da quando era dirigente del Torino. Era amico di mio padre ed il rapporto è durato negli anni. In tutte le occasioni in cui si siamo incontrati è stato per fatti familiari, anche parlando di calcio come ho sempre fatto con altri dirigenti. Addirittura di Giraudo ero amico dai tempi dell’università e di lì è nata l’amicizia, anche quando lui era lontano dal calcio ed era A.D. del Sestriere.
Devo dire che in tutti i casi non mi sono mai sentito in dovere di corrispondere nulla di personale a Moggi e Giraudo; i nostri rapporti sono stati a volte anche molto combattuti. Siccome però sono stato accusato di avere avuto un rapporto privilegiato con i due, devo negarlo, perché io ho avuto rapporti conviviali con dirigenti del Parma, del Verona, con Meani, con Facchetti con il quale sono stato più volte a pranzo e cena, Governato, Corsi, Zaccarelli, Romero, Dal Cin, Sensi. Come ho già detto io ho avuto rapporti telefonici con tutti , con Ferlaino, la Samp, il Genoa, il Brescia, il Verona, il Parma, Le potrei fare l’elenco di tutti. Oltre a loro ho avuto anche una cena conviviale con Lanese che era presidente dell’Aia in una occasione in cui venne a Torino per parlare con Giraudo e Moggi di una campagna in cui Lui faceva il giro dei dirigenti federali per il progetto dell’Aia di avere la possibilità di ottenere una percentuale nell’elezione del presidente federale. La cena andò bene perché si dimostrarono disponibili e in una successiva telefonata Lui mi disse “Ci facciamo un check”, che era solo una verifica che avremmo fatto in futuro, dopo altre sue visite in altri ambienti, ed è stato interpretato chissà in che modo da chi ha fatto le indagini.
Anche per i biglietti e le tessere omaggio ottenute dalla Juve. Era normalissimo ottenere dalle squadre dei posti in tribuna. L’Inter mandava a a me e Bergamo due o tre tessere, così il Milan, la Roma, la Lazio dava dei biglietti omaggio ogni settimana, così il Palermo, l’Udinese, era una assoluta normalità. Tra l’altro da molte squadre ricevevamo anche materiale, tipo tute, gagliardetti, borse. Nel merito dei sorteggi, credo che ormai sia chiarito tutto, ma siccome ho sentito qualcosa su una dichiarazione di Martino Manfredi, secondo il quale una volta gli avevamo dato le palline… partiamo dal presupposto che era sempre lui che preparava le palline, piegava i biglietti, li metteva nelle palline, effettivamente in un paio di occasione, non c’era più la Fazi, quindi lui era da solo, e quindi era un po’ in difficoltà, e noi l’avevano aiutato a comporre le palline, a mettere i biglietti nelle palline. Ma questo è successo ad inizio campionato e poi mai più. Tuttto è sempre stato nelle mani di Manfredi Martino. Quando facevamo l’estrazione delle palline, davanti al notaio, c’era una cesta nella quale venivano posate tutte le palline, a 40 cm dalla sua vista.
Vorrei passare alle sospensioni che avremmo dato agli arbitri che arbitravano contro la Juve: è stata una delle più grandi bufale detta da Auricchio sotto giuramento e vorrei portarvi alcuni dati. Il primo falso è stato di dire che Paparesta era stato sospeso dopo Reggina-Juventus, partita che addirittura anche secondo la Gazzetta era stata condizionata da espisodi sfavorevoli alla Juve. Paparesta ha diretto questa gara il 6 novembre. Il 10 novembre c’era un turno infrasettimanale, Lui lo salta, poi la domenica dopo arbitra Torino-Venezia, la più importante della B, e poi due settimane dopo arbitra Messina-Fiorentina, in prima griglia, nella quale c’era anche Juventus-Inter. Tenga presente che qui è venuto Bergonzi che arbitrò, nel 2007, una gara in cui concesse un non rigore agli avversari della Juve ed è stato tre anni senza dirigere la Juve, mentre noi Paparesta dopo tre settimane lo abbiamo messo in griglia con la Juve. Paparesta ha arbitrato due volte a novembre, due volte a dicembre, quattro volte a gennaio. Questa è la sospensione di Paparesta! Racalbuto che arbitra roma juve, vittima dei suoi assistenti, nonostante tutto, fu fuori dalla a per nove settimane, nemmeno per mortivi tecnici, ma per tutte le pressioni esterne che ci furino in quella occasione.
Dattilo in udinese brescia in cui fece un errore clamoroso in favore del brescia che segnò una rete irregolare e a fronte di questa gara che qualcuno considera un sistema per far ammonire giocatori della udinese che avrebbe giocato contro la Juve rimase fuori per tre mesi, anche perché oltre al gol irregolare, se avesse fatto bene avrebbe dovuto cacciare più giocatori dell’udinese
E poi De Santis, che si sdoganato e doganato più volte che in quell’anno diresse in tre casi in modo negativo per la juve con il palermo, a parma partite in cui non diede rigori alla juve e poi con l’inter dove non espulse un giocatore dell’inter. In più sempre inter Juve non vide Ibra, Cordoba e sarebbe bastata anche una sua parla, successiva, per far si che ibra non avesse altre 2 giornate di squalifica. Con De Santis la Juve in 6 gare ha tolatizzato 7 punti.
Noi non abbiamo mai sospeso nessuno per partite della Juve tranne Nucini. Non voglio parlare della sua personalità perché ci vorrebbe uno psicologo, ma lo sospendemmo dopo juve bologna dove diede al bologna un calcio di rigore poco evidente, ma nell’aula quando discutemmo dell’episodio per il suo atteggiamento, per la sua arroganza, fu punito. Lui disse che era stato convinto a fare quella gara dove fece al santuario la identificazione. In quella giornata vi fu una indicazione chiara della federazione che ci chiese di fare le identificazioni ad ogni costo. Ghirelli si tenne in contatto con noi per far rispettare queste indicazioni. Nucini dice che mi avrebbe detto che c’era su un giornale scritto che Zeman avrebbe detto che ci sarebbero state due espulsioni. A parte che me lo disse il giorno dopo e che io non ho poteri per aprire una indagine ma se stavamo dietro ad ogni cosa che dicono i giornlai dovevamo aprire indagini tutte le settimane…
Termino sulle schede telefoniche. Io non ho mai ricevuto alcuna scheda, ma ho usufruito di alcune schede straniere. Ho un numero personale dal 1990 a conoscenza di tutto il mondo l’avevano tutti gli arbitri e tutti i miei clienti e non è mai stato intercettato. A volte stavo all’estero per molto tempo e quindi le acquistavo per usarle per chiamare a casa, a parte che spesso me le forniva la federazione europea ma mai da Moggi.