Repubblica - Allegri e Agnelli, prove di addio, nuova Juve?
Su Repubblica si parla di Allegri e Agnelli, prove di addio. Nasce oggi la nuova Juve perché forse “muore” quella vecchia (l’addio di Allegri, l’ipotesi più probabile anche se non certa), e in ogni caso anche con Allegri per un altro anno a Torino la squadra cambierebbe molto: vorrebbe dire che la società bianconera ha accolto le richieste innovative del tecnico. Allegri pensa che l’unico bel gioco sia vincere, Agnelli (ma soprattutto Nedved e Paratici) ora lo pensano un po’ meno. La soluzione dell’enigma dipende anche dall’incrocio delle alternative. Si è fatta più alta l’offerta del Psg ad Allegri, e sarebbe un bizzarro matrimonio tra un club e un allenatore che in fondo si somigliano, perché la Champions non riescono mai a vincerla.
E ci sarebbero probabili sviluppi francesi anche a Torino, con Didier Deschamps pronto a un clamoroso ritorno dopo avere guidato i bianconeri in Serie B e poi, senza essere riconfermato, avere vinto qualche anno dopo en passant una coppa del mondo. Ma la svolta che non pochi juventini invece attendono è sull’idea stessa del gioco, dunque con la suggestione di un tecnico come Guardiola, Klopp o Pochettino, naturalmente più il primo degli altri due. E mentre i bookmaker londinesi abbassano proprio la quota di Guardiola juventino, il Manchester City potrebbe incorrere in guai amministrativi e relativa squalifica Uefa: chissà che il Pep non ci stia pensando, chiedendosi se.