La Stampa - Zidane, l’oggetto del desiderio
Su La Stampa si parla di Zinedine Zidane a Torino. Un blitz che non sorprende, considerato il legame del tecnico con la città, ma che in questi giorni roventi di indiscrezioni sulla Juventus assume un significato particolare. Zizou figura infatti tra i principali candidati alla successione di Massimiliano Allegri, e né la cena tra l’allenatore e il presidente Andrea Agnelli, né la coltre di concentrazione che ammanta la squadra in vista dell’Atletico Madrid bastano ad arginare i gossip, le congetture e i sogni dei tifosi. Lui, Amoruso e Ciro Ferrara, Mark Iuliano e Zidane in campo allo Z5 di Mappano, il centro sportivo di calcio a 5 di proprietà del francese, inaugurato il primo giugno 2016 sul modello di quelli già aperti ad Aix-en-Provence, Marsiglia e Madrid. Zizou, libero dopo l’addio al Real, è apertamente conteso dai top club d’Europa.
Al di là della Juventus, è nel mirino del Chelsea che non esclude la separazione da Maurizio Sarri. C’è chi sostiene che ci sia stato già un incontro con Marina Granovskaia. Anche lo sceicco Nasser Al-Khelaifi sta pensando a lui per imprimere finalmente una svolta al Psg: un’idea già abbozzata, acuita dalla delusione per un’altra Champions interrotta, che potrebbe suggerire, a breve, un’offerta concreta. Più di tutti, però, a esporsi è stato il vecchio presidente, Florentino Perez, che ha digitato il numero di cellulare di Zidane già all’indomani della clamorosa lezione dell’Ajax che ha sbattuto fuori dall’Europa la squadra di Santiago Solari. La Juve ci pensa se davvero Allegri andrà via: identikit perfetto perché amato dai tifosi e perché vincente in quella Champions che a Torino è diventata ossessione. Tra le alternative, la Juventus valuta un’altra operazione nostalgia, legata ad Antonio Conte, l’uomo dei primi tre scudetti dell’era Agnelli, senza dimenticare il sogno Pep Guardiola.