Zazzaroni: "Juve, davanti preferirei una scelta netta tra Vlahovic e David. Yildiz non si può togliere"

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio durante il programma Maracanà, il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni ha analizzato il momento delle big di Serie A e non solo.

Sul Napoli di Conte: “Conte è sempre stato così, anche nella comunicazione. Non piange, come qualcuno dice: ha vinto dappertutto, non deve dimostrare più nulla. Quando riafferma il suo ruolo con De Bruyne fa bene. La Champions non è la Coppa Italia, lo scorso anno scelse di mollare lì ma parliamo di due coppe diverse. La squadra è migliorata, ma a un certo punto dovrà fare delle scelte”.

Su Roma e Lazio: “Gasperini non ha mai avuto vocazione difensiva, ma se davanti hai poco devi adattarti. Questa Roma corre di più, soffre ma ha un fenomeno in porta. Sarri? Tutti dicevano avrebbe giocato con tre centrocampisti, invece ha vinto con quattro punte a Genova. Due allenatori diversi, ma con problemi simili”.

Sul Milan di Allegri: “Non ha cambiato nulla, sa semplificare. Se ha giocatori di qualità come Modric o Pulisic propone un calcio più fluido, con Locatelli diventa difensivo. Dire che si è evoluto è una cavolata, conosce il calcio come pochi. Se il Milan vincesse lo scudetto, sarebbe un’impresa”.

Sull’Inter: “È fortissima. Non ha venduto nessuno e ha preso giocatori. Ha più alternative e giovani. Chivu ha portato serenità, non ha grande esperienza ma è intelligente e sa fare gruppo. Le differenze rispetto al passato sono poche, ma servirà tempo”.

Infine, sulla Juventus di Tudor: “Davanti serve una scelta netta: Vlahovic o David. Per me è più forte Vlahovic, lo dicono anche i numeri. Yildiz non può stare fuori, in una big europea farebbe ancora meglio. Non vedo la Juve da scudetto”.

Sugli arbitri: “Questa autonomia totale non l’avranno mai. Si stanno ribellando al progetto FIGC, ma servirebbe un’autonomia reale, non dipendere dalla Lega”.