Tavecchio a TMW Radio: "Non c'è garanzia di terminare i campionati"

29.05.2020 21:10 di  Simone Dinoi  Twitter:    vedi letture
Tavecchio a TMW Radio: "Non c'è garanzia di terminare i campionati"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Carlo Tavecchio, ex presidente della FIGC ha parlato ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto: "C'è solo il rischio di un contagio che va a implicare tutta la squadra, è una decisione molto restrittiva: sarebbe come fermare l'intera equipe di medici di un ospedale se se ne ammala uno. Bisognava fare come Germania, Spagna, Inghilterra e Portogallo... Secondo me c'è un rischio, e non di poco conto, in itinere".

Auspica che, con i contagi in calo, il provvedimento possa essere rivisto?
"Gli italiani hanno seguito per filo e per segno le indicazioni, anche quelle che in alcuni casi sono maniacali. Il fatto è che questi atleti, che sono sempre controllati in massima sicurezza e fuori da ogni rischio, non dovrebbero essere a pericolo di contagio, ma questo mette a rischio il termine della regular season. Non c'è la garanzia di finire".

Giusto ripartire con la Coppa Italia?
"La nostra coppa è da parecchio che sta riprendendo tono e prestigio, le finaliste sono espressione massima del campionato. Notevole il risultato sotto l'aspetto della comunicazione: con la trasmissione in chiaro, è un'apertura decente dopo tre mesi di assoluto silenzio".

Sulla questione delle scadenze contrattuali al 30 giugno che dire?
"Ci saranno proroghe, dovranno farle perché il problema sanitario è eccezionale e servono provvedimenti che siano tali. Servono disposizioni di legge".

Con l'Europeo l'anno prossimo e una stagione congestionata, la Nazionale potrebbe soffrirne?
"La Nazionale ha un fiorire di giovani speranze che vengono da una buona nidiata. Sono convinto che siano smaniosi di rappresentare il nostro paese nel migliore dei modi. D'altro canto il Coronavirus non è stato solo una cosa italiana, ma è successo anche a tutti gli altri".

C'è chi come la Francia ha deciso di fermare tutto. 
"Si immagini se l'avessero deciso in Italia... Già c'è una causa civile con sapete chi... In Francia evidentemente non è successo".

Dodici giornate in chiaro. Che calcio è senza tifosi?
"C'è talmente tanta voglia di vedere del calcio che questo handicap sarà superato. Poi credo che, una volta che riprende il campionato, si potrà andare in 20.000 in uno stadio che ne contenga 40.000, tenendo un metro di distanza. Non credo si possa lasciare fuori dalla porta una parte culturale e socio-economica tale".