Tarantino: "Conte, quell’uomo duro che si fa amare da tutti"
Il Mattino ha intervistato Luciano tarantino, il direttore sportivo che ha lavorato con Antonio Conte a Siena e Bari: "Conte sa entrare nell'anima del gruppo? Chiede tanto perché dà tutto sul campo. Cura ogni dettaglio, anche a tavola. Definiscono Antonio un sergente di ferro ma lui sa bene cosa e quando concedere ai giocatori. A Bari, dopo aver conquistato 7 punti in tre partite, diede due giorni di riposo come premio - spiega -. Eppure ha l’etichetta del duro? E questo perché, quando va in campo, non guarda in faccia a nessuno. Non vuole ingerenze e interferenze, isola la squadra.
Lavoro, soltanto lavoro. C’era una grande sintonia professionale e umana con Ventrone: non mi meravigliai quando Antonio si presentò con tutto il Tottenham a Napoli per il funerale di Giampiero. Cosa porta un uomo del Sud a Napoli? Si è già visto: la grande passione, unita a una profonda competenza. Le origini non le ha mai dimenticate, il suo rapporto col Sud non è finito quando nel ‘91 il grande Mimmo Cataldo, direttore sportivo del Lecce, lo diede alla Juve. Napoli è la piazza giusta per esaltarlo".