Superlega, la UEFA chiede la ricusazione del giudice di Madrid

28.09.2021 10:40 di Giuseppe Giannone   vedi letture
Superlega, la UEFA chiede la ricusazione del giudice di Madrid
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dopo aver annullato le sanzioni nei confronti dei club ancora coinvolti nel progetto Superlega, Juventus compresa, la UEFA passa al contrattacco e chiede la ricusazione del giudice di Madrid, che aveva disposto l'annullamento delle sanzioni, con questo comunicato ufficiale: "Dopo l'annuncio di ieri sul cosiddetto progetto "Super League" e le relative misure di conformità adottate dalla UEFA, la UEFA ribadisce di aver sempre agito in conformità non solo con il proprio Statuto e Regolamento, ma anche con il diritto dell'UE, il regolamento europeo Convenzione sui diritti dell'uomo e diritto svizzero, in relazione a questo progetto della cosiddetta "Super League". La UEFA rimane fiduciosa e continuerà a difendere la sua posizione in tutte le giurisdizioni pertinenti.

La UEFA ha sempre agito in buona fede durante i procedimenti pendenti davanti a un Tribunale di Madrid. Di conseguenza - e nonostante l'UEFA non riconosca la giurisdizione del Tribunale di Madrid e creda fermamente di aver sempre agito nel pieno rispetto dei procedimenti in corso - l'UEFA ha presentato oggi osservazioni formali al Tribunale di Madrid dimostrando la continua osservanza delle ordinanze.

Inoltre, la UEFA ha presentato istanza di ricusazione del giudice che presiede il procedimento in corso in quanto ritiene che vi siano significative irregolarità in tali procedimenti. In linea con la legge spagnola - e nell'interesse fondamentale della giustizia - la UEFA si aspetta che il giudice in questione si faccia immediatamente da parte in attesa della piena e corretta considerazione di questa mozione.

Inoltre, la UEFA farà anche ricorso formale a un tribunale superiore, la Corte provinciale di Madrid (Corte d'appello).

La UEFA continuerà a prendere tutte le misure necessarie, nel rigoroso rispetto del diritto nazionale e dell'UE, al fine di difendere i propri interessi e, soprattutto, quelli dei suoi membri e di tutte le parti interessate del calcio".