Rino Marchesi: "Napoli-Juve sarà una partita incerta, tutte e due hanno giocatori straordinari"

Stasera si recupererà il match tra Napoli e Juventus, e chi meglio di Rino Marchesi per parlare di questa delicata sfida? L'ex allenatore sia dei bianconeri che degli azzurri, ha parlato a ilsussidiario.net dei vari temi che caratterizzano questo match. Ecco l'intervista tratta da ilsussidiario.net:
Che partita sarà questa classica tra Napoli e Juventus?
Una partita aperta a qualsiasi risultato tra due squadre che stanno attraversando un periodo eccezionale di forma. La Juventus viene dalla vittoria di Roma ed è prima in campionato Il Napoli ha disputato un incontro bellissimo in Champions League contro il Manchester City e ha tutte le intenzioni di essere protagonista anche in campionato. Dovrebbe essere un match all’insegna dello spettacolo.
Come giudica le due formazioni?
Il Napoli è squadra che si esalta con le ripartenze. Ma anche la Juventus riesce a trovarsi molto bene con questo tipo di gioco. Tutte e due poi hanno dei giocatori straordinari.
A quali giocatori si riferisce?
Al trio Hamsik, Cavani, Lavezzi naturalmente nel Napoli e a giocatori come Pirlo, Matri, Vucinic. Poi proprio le condizioni di Pirlo potrebbero essere molto importanti per decidere il rendimento dei bianconeri.
Sarà un match "bloccato", una partita a scacchi?
Inizialmente potrebbe essere così. Poi qualche episodio, anche una singola azione della partita potrebbe cambiare l’andamento della partita.
Sarà anche un confronto tra i due tecnici Conte e Mazzarri, che giudizio dà di questi allenatori?
Sono due allenatori molto validi, molto preparati.
Dovendo scegliere, su quale panchina si siederebbe?
Mi siederei... in mezzo. Ho veramente rispetto di questi due allenatori.
Lei ha allenato entrambi le squadre, che ricordi ha?
Il Napoli l’ho allenato due volte. Nella prima occasione arrivammo a sfiorare lo scudetto. In squadra c’era anche Rudi Krol. Nella seconda era il primo anno di Maradona al Napoli. Napoli è certamente un ambiente passionale, molto entusiasta. Ricordo che un anno dopo il terremoto in un recupero del campionato c’erano ottantamila persone al San Paolo.
E la Juventus?
La Juventus ha tifosi dovunque. In tutta Italia. Un ambiente non così passionale come il Napoli, ma che ama veramente il calcio.
Ha allenato Maradona, si può fare un confronto con Lavezzi?
Lavezzi è un grande giocatore, molto dotato sia fisicamente che tecnicamente, ma Maradona era veramente un giocatore unico. Di un altro pianeta, veramente di un altro pianeta.
Cosa la colpiva di Maradona?
Voleva stare sempre in campo, alla fine degli allenamenti. Non mollava mai.
Si può fare anche un paragone tra il Napoli di Maradona e questo attuale?
Io ho avuto Maradona solo all’inizio del suo periodo al Napoli, così come altri giocatori che poi hanno fatto grande questa squadra. Indubbiamente il tasso tecnico era eccezionale.