Napoli, il 20 novembre la decisione del GUP sul rinvio a giudizio di De Laurentiis: nel mirino le plusvalenze di Manolas e Osimhen
Sarà il 20 novembre la data decisiva per conoscere l’esito della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, nell’ambito dell’indagine condotta dalla Procura di Roma per falso in bilancio relativo alle stagioni 2019, 2020 e 2021. Oltre al patron azzurro, risultano indagati anche il dirigente Andrea Chiavelli e la società SSC Napoli.
L’inchiesta ruota attorno a presunte plusvalenze fittizie legate a due operazioni di mercato: la cessione del difensore Kostas Manolas dalla Roma al Napoli nell’estate 2019 e, soprattutto, l’acquisto di Victor Osimhen dal Lille nel 2020, un affare complessivo da oltre 70 milioni di euro che aveva già attirato l’attenzione della giustizia sportiva francese e italiana per la valutazione di alcuni calciatori coinvolti nello scambio.
Durante l’udienza odierna, Chiavelli ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti al giudice dell’udienza preliminare, difendendo con decisione l’operato della dirigenza azzurra. Il manager ha spiegato che le operazioni contestate rientravano nella normale attività di calciomercato del club e che non vi sarebbe stato alcun intento fraudolento, né nella valutazione dei giocatori né nella registrazione contabile delle operazioni.
La Procura, tuttavia, mantiene la propria linea accusatoria e chiede il rinvio a giudizio per De Laurentiis, Chiavelli e la SSC Napoli. L’udienza del 20 novembre sarà dunque cruciale per capire se il procedimento approderà a un processo o se verrà archiviato. Una vicenda giudiziaria che, comunque vada, resta delicata per l’immagine del club campano e del suo presidente.
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