Nainggolan affonda Monchi: "Mi ha tradito. L’addio alla Roma? La scelta peggiore della mia vita"

Nainggolan affonda Monchi: "Mi ha tradito. L’addio alla Roma? La scelta peggiore della mia vita"TuttoJuve.com
Ieri alle 22:20Altre notizie
di Alessandra Stefanelli

Radja Nainggolan torna a riaprire una ferita che non si è mai davvero rimarginata: l’uscita dalla Roma e il passaggio all’Inter. Intervistato da Radio Romanista, il Ninja racconta senza filtri quello che definisce “uno degli episodi più dolorosi” della sua carriera e punta il dito contro l’allora direttore sportivo Ramón Monchi.

“All’inizio avevamo un ottimo rapporto, addirittura mi chiedeva consigli su chi comprare”, ricorda Nainggolan. “Poi, mentre ero in vacanza, mi chiama un agente dalla Turchia dicendo che c’erano offerte da Galatasaray, Fenerbahce e Besiktas. Io non capivo nulla, neanche il mio procuratore sapeva niente. Quando richiamai l’intermediario, mi disse che era stato Monchi a dargli mandato per vendermi. A quel punto era tutto chiaro”.

Sentendosi messo alla porta, il centrocampista reagì: “Ho telefonato a Monchi e gli ho detto che, se voleva che me ne andassi, mi sarei scelto io la squadra. Così andai all’Inter, dove c’era Spalletti. Se avessi saputo che Monchi sarebbe andato via dopo sei mesi, forse sarei anche rimasto. Ma non potevo prevederlo”.

Il rancore è ancora vivo: “Non posso vivere ogni giorno accanto a una persona che non stimo. Si è comportato da bugiardo. E non ero l’unico ad avere problemi con lui. La squadra l’aveva costruita Sabatini, uno dei più grandi che abbia mai conosciuto, e Monchi voleva vendere tutti, soprattutto Dzeko. Lo voleva cedere in ogni mercato. Non è normale voler mandare via i giocatori migliori. Oggi non rifarei quella scelta: è stata la peggiore della mia vita”.

Nainggolan chiude con parole cariche d’affetto per Luciano Spalletti, l’allenatore che lo volle all’Inter e che per lui è stato molto più di un tecnico: “Lo rispettavo moltissimo, come uomo e come allenatore. Una volta rimase tre notti a Trigoria con me per evitare che mi distraessi. Una persona vera”.