Mondiali 2030, finale sempre più verso il Bernabéu: Real Madrid in pole position
Sarà con ogni probabilità lo stadio Santiago Bernabéu, casa del Real Madrid, a ospitare la finale della Coppa del Mondo del 2030. A riportarlo è Diario AS, secondo cui l’eccellente rapporto tra il presidente della FIFA Gianni Infantino e Florentino Pérez rappresenta il punto di partenza di una convergenza che sta indirizzando la scelta verso l’impianto madrileno. Per il Bernabéu si tratterebbe della seconda finale mondiale, 48 anni dopo quella del 1982.
Un Mondiale, quello spagnolo del 1982, che per l’Italia ha un valore speciale: fu infatti l’edizione che vide gli Azzurri laurearsi Campioni del Mondo per la terza volta nella loro storia, prima del quarto trionfo arrivato nel 2006 in Germania.
Guardando al 2030, la FIFA non entrerà nel vivo della definizione dell’evento organizzato da Spagna, Marocco e Portogallo prima dell’estate, mentre solo negli ultimi mesi del 2026 si conosceranno le sedi definitive della competizione. Tutto lascia pensare che alcune delle 20 città inizialmente annunciate resteranno escluse: dopo il ritiro di Málaga, il numero è sceso a 19 e l’idea della FIFA è di non superare le 18 sedi complessive.
Tra i tre Paesi organizzatori, il Marocco – entrato più tardi nel progetto – è quello che sta mostrando maggiore dinamismo, con investimenti importanti sia sugli stadi sia sulle città ospitanti. L’apertura dell’ufficio FIFA a Rabat ne è una testimonianza concreta.
Nel percorso che porterà alla finale, sono numerosi gli eventi chiave: dal sorteggio alla partita inaugurale, fino al centro strategico e di comunicazione del torneo. Tutti momenti pensati per valorizzare i tre Paesi ospitanti. La finale, però, rappresenta qualcosa di diverso e in FIFA si riconosce come il cuore del progetto sia la Spagna, per iniziativa, numero di sedi e peso specifico nel panorama calcistico mondiale.
Il binomio Real Madrid–FIFA, ovvero Florentino Pérez e Gianni Infantino, procede dunque in sintonia. Anche i problemi regolamentari legati alla “cessione” dello stadio per tre mesi, richiesta dalle norme mondiali, sembrano essersi attenuati, così come accadrà per altri impianti. A favore del Bernabéu giocano inoltre il forte valore simbolico, la recente modernizzazione e il collaudato funzionamento della struttura.
La FIFA guarda con interesse anche al ritorno del Camp Nou, ma l’impianto blaugrana resta al momento un’incognita, nonostante la volontà dichiarata da Joan Laporta di ospitare la finale. In Portogallo, lo stadio del Benfica ha già dimostrato di poter accogliere grandi finali, ma non sembra in corsa per l’atto conclusivo, a differenza dell’impianto in costruzione a Casablanca, destinato ad avere un ruolo di primo piano nell’organizzazione del Mondiale 2030.
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