Moggi duro: "L'anno scorso Koopmeiners, ora Lookman. Non si capisce più se comandino le società o i loro dipendenti"

17.08.2025 16:45 di  Marta Salmoiraghi  Twitter:    vedi letture
Moggi duro: "L'anno scorso Koopmeiners, ora Lookman. Non si capisce più se comandino le società o i loro dipendenti"
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© foto di Federico De Luca

Luciano Moggi, nel suo editoriale sulle colonne di Libero, ha parlato di alcuni temi caldi del calciomercato tra cui la situazione legata a Ademola Lookman. Ecco le dichiarazioni dell'ex dirigente bianconero: 

"Riparte il campionato che una volta era considerato il più bello del mondo. Il nostro calcio sta attraversando un periodo di confusione gestionale. Non ci sono più regole, iniziano a mancare le idee oltre ai soldi. Ad esempio non si capisce più se a comandare siano le società o i propri dipendenti, i giocatori che, quando fa loro comodo, non rispettano i contratti. 

Alcuni giocatori per farsi vendere anzitempo a una squadra di loro gradimento non rispondono magari alle convocazioni dei club, presentando anche dei certificati medici, se occorre. È stato il caso di Koopmeiners l’anno scorso, è il caso di Lookman quest’anno. E non sono esenti neanche gli allenatori, si veda Inzaghi, che dopo la finale di Champions ha improvvisamente lasciato l’Inter, attirato dai dollari dell’Arabia Saudita. O prima ancora si veda Mancini, che aveva addirittura appiedato la Nazionale italiana.

A questo punto è lecito domandarsi a cosa servano gli accordi di lunga scadenza. Per porre un freno a questo fenomeno basterebbe prevedere squalifiche pesanti per chi non rispetta i contratti. Le solite multe non bastano, perché vengono facilmente ammortizzate."