Moggi: “Alla Juventus manca gente di personalità. Spalletti è il migliore disponibile al momento”

Moggi: “Alla Juventus manca gente di personalità. Spalletti è il migliore disponibile al momento”TuttoJuve.com
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di Benedetta Demichelis

Luciano Moggi ha parlato in esclusiva a Tmw del moneto che vive la Juventus: ""Il problema è la sostituzione di un allenatore, in questo caso Tudor. 

Chi dirige deve trovare che cos'è che non funziona perché di tecnici ne sono stati cambiati diversi. Significa che qualcosa non funziona nell'ingranaggio, c'è da mettere un po' di olio".

Spalletti è l'uomo giusto per ripartire?
"È il migliore disponibile al momento. Questa squadra non ha grande personalità e occorre uno che sappia fare il suo mestiere e che sia credibile: per questo Spalletti è una scelta azzeccata. Poi dipenderà anche dal centrocampo dei bianconeri. Io avrei preso un giocatore in quel reparto e un difensore invece che 3 attaccanti, ma solo chi è dentro la società capisce le esigenze della squadra".

Ci sono state delle polemiche per il tatuaggio di Spalletti, quello con lo stemma del Napoli e il tricolore.
"Sono le classiche stupidaggini che vengono dette in giro e che non hanno ragione di esistere. Sono professionisti, vanno e fanno il tifo per le squadre dove stanno, non c'è niente da eccepire sul fatto che abbia tifato Napoli".

Non ci sono campioni nella Juventus?
"Manca personalità e di gente che sa guidare la squadra. Ieri ha vinto contro una squadra, l'Udinese, che l'ha favorita con due rigori. Il successo è stato comunque meritato, nel secondo tempo ha spinto di più, ma ora non c'è competitività. Davanti manca qualcosa, manca qualcosa in mezzo e sfortunatamente anche dietro. La Juventus si arrangia, cerca di non subire gol e di fare capolino quando può, ma lo fa poco sennò gli altri si infiltrano e loro subiscono gol. Sono stati più deleteri quelli presi di quelli fatti".

Cosa ne pensa dell'uso del VAR? Ultimamente molti arbitraggi sono finiti nel mirino.
"Io e Allegri quando venne fuori il VAR uscimmo allo scoperto, dicendo che era soggettivo perché c'era un arbitro che arbitrava in campo e uno in tv. È abbastanza scombinato ora perché cambiano le regole e si confondono sia quelli in campo, sia quelli al VAR. Sarebbe meglio rivedere questo VAR. Il fuorigioco e il gol-non gol sono oggettivi, le altre cose no ed è naturale ci sia confusione. Non voglio accusare chi sta in campo e chi sta al VAR, ma credo che meno regole si cambiano e più tranquillità c'è".

Ci sono più polemiche oggi che prima dell'avvento del VAR. Perché?
"È semplice. Quando veniva fuori il VAR tutti hanno detto: 'Menomale, almeno la Juventus non avrà più i favori di prima'. Adesso gli stessi che dicevano queste frasi maledicono il VAR quando non funziona qualcosa ai loro danni. Il calcio è anche questo, va preso così, è per certi versi intrattenimento. Comunque c'è confusione perché è in confusione chi lo gestisce".