Marocchino: "Brambilla dovrà saper leggere la partita". Poi la frecciatina a Modesto
Ospite di Cose di Calcio su Radio Bianconera, Domenico Marocchino ha analizzato il momento critico della Juventus dopo l’esonero di Tudor: "Si parla tanto del fatto che la Juve non segna da quattro partite, ma il vero problema non è davanti: è il centrocampo e quindi la gestione delle partite. La squadra si inceppa sempre in mezzo, non verticalizza mai. Locatelli tocca un’infinità di palloni, ma l’80% sono aperture laterali: da lì per arrivare al tiro ci vogliono venti minuti. Se non arrivi in porta, non puoi segnare”.
Marocchino non risparmia critiche alla costruzione della rosa: "Questa Juve è incompleta. Lo dicevo anche quando c’era Motta: mancavano certe cose allora e mancano adesso. E mi ritrovo qui a rimpiangere giocatori come Chiesa e Rabiot”.
Sul debutto in panchina di Brambilla contro l’Udinese: "La formazione iniziale conta, ma ancora di più conta leggere la partita in corso. È lì che si fa la differenza”.
Infine, una stoccata alle dichiarazioni del dirigente Modesto che aveva “blindato” Tudor prima della Lazio: "Capisco che a volte vieni mandato davanti ai microfoni con l'obbligo di dire certe cose, ma vista la situazione avrebbe sicuramente potuto essere meno netto nelle dichiarazioni".
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