Lippi: "Giusto che la Juve festeggi 31 Scudetti. Conte? Grandissimi meriti, c'è sintonia tra lui, Agnelli e Marotta. I fuoriclasse come Marchisio non si vendono"

L'ex allenatore della Juventus e della Nazionale italiana, Marcello Lippi, lodato la Juventus ai microfoni de "La Politica nel Pallone", su Gr Parlamento: "La sensazione è che nessuna squadra potesse contrastare il passo della Juventus - ha spigato l'attuale allenatore del Guanghzou Evergrande -. Ci ha provato il Napoli, che è riuscito per buona parte del campionato a essere protagonista, ma che deve avere un pizzico di continuità maggiore, poi le altre hanno avuto qualche problema, Milan e Inter hanno rinnovato tantissimo, per esempio. Il campionato lo avrebbe potuto perdere solo la Juve. Il gap con le altre nasce dal percorso che la Juve ha cominciato due anni fa, si è portata avanti col lavoro. 29 o 31? Giustamente tutta la Juventus, e i suoi tifosi, parlano di 31 scudetti vinti, 31 sono quelli vinti poi se qualcuno ha ritenuto di toglierne 1-2 è un altro discorso ma giustamente il popolo bianconero sente di averli vinti sul campo".
Lippi elogia anche il condottiero bianconero, Antonio Conte: "I meriti di Antonio sono grandissimi, ma da sempre metto prima la società che sceglie l'allenatore. L'uomo chiave del ritorno della Juventus a un ruolo da protagonista è Conte, ha fatto sentire la juventinità allo spogliatoio, ha portato la sua grinta, il suo entusiasmo, ma lo ha scelto la società.
Io vedo un grandissimo feeling tra Conte, Agnelli e Marotta, c'è grande sintonia, quelli di Antonio sono messaggi che la società conosce, lui ne avrà già parlato con loro prima che in pubblico e vuole dare la sensazione al popolo juventino che si farà il massimo per essere competitivi a livello internazionale. Sanno quello che è necessario per rinforzare la squadra ma sanno anche che c'è un gap fortissimo nei confronti di squadre come Bayern Monaco, Real Madrid, le inglesi, le cui possibilità economiche sono nettamente diverse. In Champions, poi, per arrivare in fondo serve anche un pizzico di fortuna nei sorteggi, secondo me la Juve poteva giocarsela con Barcellona e Real, ma gli è capitata la squadra più forte che c'è in questo momento".
"Molti accostano questa squadra alla mia degli anni Novanta e in effetti c'è la stessa grande determinazione, questa ferocia, questa unità di intenti, un gruppo solidissimo e certi grandi calciatori - ha aggiunto Lippi -. In questa Juve ci sono due fuoriclasse, che sono Buffon e Pirlo, e 3-4 grandissimi protagonisti, Barzagli, Vidal, Marchisio e Chiellini. Mercato? Le grandi società che operano in maniera seria non vanno a prendere i calciatori di cui si parla così tanto, la Juve prenderà magari qualcuno di non cui si parla molto", la previsione del tecnico viareggino. "Marchisio via per arrivare a un top player? Claudio è un fuoriclasse, e i fuoriclasse le grandi squadre se li tengono". Chiusura su Del Piero: "Primo Scudetto dopo Alex? Come ha detto lo stesso Buffon, ieri è stato il primo scudetto senza Alex, poi arriverà uno scudetto senza Buffon: i calciatori passano e le società rimangono".