Licari: "E' sempre calcio d'estate ma la Juventus sembra una squadra vera e meno lontana da Inter, Napoli e Milan"

Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Fabio Licari ha parlato della Juventus vittoriosa a Dortmund: "La Juve è sembrata squadra vera, combattente e brava a cogliere l’attimo in ripartenza, con Yildiz fuori categoria, Cambiaso goleador, Locatelli propositivo e Bremer indispensabile anche a mezzo servizio. Si capisce che Tudor è ancora alla ricerca di un’identità precisa, è dall’America che vediamo più versioni di Juve. Dominante contro le piccole, coraggiosa contro il Real Madrid ma, per obbligo o per scelta chissà, costretta a ripiegare fino a prendere gol, e incomprensibilmente passiva contro un City poi addomesticato dall’Al Hilal di Inzaghi. Adesso questa Juve di Dortmund che, con il complicato mercato algoritmico, non dovrebbe essere lontana da quella ideale. Oltre gli interpreti c’è però la filosofia: Tudor ha disegnato una squadra solidale con interpreti vicini e collaborativi, un’idea di gioco non ultra spettacolare ma concreta e letale, un atteggiamento di personalità.
Una squadra connessa, non undici anarchici come nel crepuscolo di Motta. Nessuna paura di far circolare la palla anche in zone a rischio, nessuna remora a tentare un pressing alto senza concedere occasioni vere al Borussia. Possesso il giusto, i bianconeri sembrano nati per transizioni veloci ma ben manovrate. Napoli e Inter sono superiori, il Milan oggi ha più soluzioni: la Juve parte da dietro ma da ieri sembra un po’ meno lontana".