Le prime parole di Nicolas Anelka e quale dovrà essere il suo vero ruolo...

Il nuovo attaccante bianconero ha un nome ed un cognome: Nicolas Anelka. E' vero, il suo ruolo è sempre stato l'attacco, ma da quando è arrivato alla Juventus sembra abbastanza difficile delineare il suo possibile ruolo, non certo quello assunto in campo, quanto piuttosto nelle gerarchie su cui si basano le scelte e le rotazioni volute dal Mister. Se è stato presentato come quinto attaccante, ovvero sostituto e pedina mancante nello scacchiere di Conte dopo l'infortunio di Bendtner, le prerogative non possono che risultare molto buone, dato anche il costo dell'operazione. Se però i tifosi con il suo acquisto credono di aver anche soltanto provvisoriamente risolto la questione riguardante il tanto famigerato top player, molto probabilmente le aspettative potrebbero rivelarsi deleterie per un quasi trentaquattrenne che non si allena da novembre.
Al comunicato ufficiale del suo acquisto sono seguite le prime parole da juventino: "Sono qui per aiutare la squadra a rivincere lo scudetto, non voglio prendere il posto a qualcuno, ma dare una mano ai miei nuovi compagni". Sulla Champions: "La Juve ha giocatori, mentalità e qualità fisiche per provare a vincere. La Champions è una competizione difficile e quando inizia non sai mai se riuscirai a vincerla. Ma bisogna provarci sempre e noi metteremo tutte le nostre forze per farcela". Poi sul Campionato: "la Serie A è molto difficile, il calcio italiano è conosciuto ovunque nel mondo, ha grandi giocatori, è molto fisico e combattuto come dimostra la classifica attuale". Ed infine sulle nuove sensazioni provate e sull'onore di poter indossare la maglia con cui hanno eccelso molti altri francesi: "mi hanno parlato e detto che è un grande club, ma anche una famiglia. Ho avuto subito questa sensazione, tutti mi hanno accolto bene nello spogliatoio, mi sono sentito come a casa. Sono arrivato in una grande società con grandi campioni, sono fiero di vestire questa maglia".
Si dice che chi ben comincia sia a metà dell'opera, che il buongiorno si veda dal mattino... Noi ci auguriamo solo che le sue dichiarazioni siano una degna premessa alle sue future prestazioni, e che le sue parole, orgogliose, sicure e determinate, vadano in piena sintonia con il suo piede, vellutato, freddo e concreto. Quasi sicuramente alla Juventus non sarà il vice-Bendtner a fare la differenza e in fondo anche noi preferiremmo che quella maglia numero 18 esulti sotto la curva piuttosto che rimanga a marcire in panchina. Quindi caro Anelka, ora che sai quale dovrà essere il tuo vero ruolo, sappi anche che noi: "siam venuti fin qua, siam venuti fin qua"..