La Juventus a Modena, la storia continua

03.08.2010 12:58 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
Fonte: Juventus.com
La Juventus a Modena, la storia continua
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© foto di Giacomo Morini

Nell’anno che segna il 90° anniversario del primo storico incontro, la Juventus torna a Modena. Giovedì sera, al Braglia, non si giocherà il confronto con i “canarini” padroni di casa. Ma bensì un match internazionale, il ritorno del Terzo Turno Preliminare di Europa League contro lo Shamrock Rovers.

Una sfida contro una squadra irlandese, spostata in Emilia a causa… di altri irlandesi. Anzi, gli irlandesi più famosi al mondo: gli U2, impegnati in un grande concerto in programma il 6 agosto (giorno successivo alla gara) allo stadio Olimpico di Torino.

A gioire saranno così i tantissimi tifosi bianconeri emiliani (e non solo loro!) che potranno rivedere i loro idoli da vicino. La Juventus tornerà a disputare un match ufficiale in una città dove ha già giocato 20 volte. Almeno stando ai precedenti in trasferta con il Modena, visto che con il Sassuolo – l’altra squadra che gioca al Braglia le partite casalinghe – non ci sono ancora state partite ufficiali.

Il primo confronto, come detto, risalente al 1920. Il campionato si disputa ancora a gironi e i bianconeri si impongono 1-0, grazie a un’autorete di Boni. Il match si ripete più volte negli anni ’20, anche se con fortune alterne per la Juventus. Per esempio, è amara la prima partita giocata nel campionato a girone unico. Il 17 novembre 1929, è un 1-0 per i padroni di casa.

Il Modena si conferma squadra di prim’ordine, in grado di mantenere la massima serie per più di una stagione. O di rientrarci in fretta in caso di retrocessione. Nel 1936, la città emiliana si dota di un nuovo stadio, lo stesso che ancora oggi ospita i “canarini”. All’inizio, l’impianto è dedicato a Cesare Marzari, giocatore gialloblu morto durante la Guerra d’Africa.

La Juventus mette piede nel nuovo stadio solo nel 1939. È il 5 febbraio e la gara è ancora vinta dai modenesi per 2-0. La sfida viene giocata molte volte negli anni ’40 e, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, lo stadio cittadino prende l’attuale nome: Alberto Braglia, in onore del grande ginnasta modenese vincitore di tre ori olimpici tra il 1906 e il 1912.



Dopo un’assenza durata per tutti gli anni ’50, il Modena torna in Serie A per una breve parentesi durata due stagioni: 1962/63 e 1963/64. Prima di congedarsi per oltre 40 anni dal massimo campionato, gli emiliani si prendono ancora la soddisfazione di battere i bianconeri: 1-0, il 22 settembre 1964, alla 2ª d’andata.

La lunga attesa finisce all’inizio del nuovo millennio. Il Modena rifà capolino in A nel 2002. Il 3 novembre, la Juventus scende in un Braglia reduce dai lavori di ristrutturazione (in pratica prende forma lo stadio di oggi) e porta a casa i tre punti grazie a una zampata di Del Piero. Successo bissato un anno dopo, il 22 novembre. È un più netto 2-0, ancora caratterizzato da firme d’autore: sblocca Trezeguet, raddoppia Nedved.

A fine della stagione 2003/04, il Modena saluta definitivamente (per ora) la Serie A. Ma questo non mette fine ai confronti con la Juventus. Durante la parentesi di B, i bianconeri tornano al Braglia e ne escono con un’altra vittoria. Sofferta e ottenuta solo allo scadere per un autogol di Centurioni.

Un’autorete aveva aperto la storia dei confronti, un’autorete la chiude. Leggendo tutti i numeri, il Braglia si scopre anche stadio portafortuna. In 20 gare (13 nella Serie A a girone unico, sei nella Serie A a gironi e una in B), la Juventus ne ha vinte nove, tra cui le ultime tre. Un dato in più che fa ben sperare i tantissimi tifosi bianconeri di Modena che giovedì sera gremiranno lo stadio. La squadra di Del Neri proverà a concedere il bis contro lo Shamrock (dopo il 2-0 di Dublino) e ripagare tutto il loro affetto.