Juventus in crisi dopo l’era Andrea Agnelli: otto bilanci in rosso e un nuovo aumento di capitale da 30 milioni

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di Redazione TuttoJuve

Juventus in crisi dopo l’era Andrea Agnelli: otto bilanci in rosso e un nuovo aumento di capitale da 30 milioni ne parla Gazzetta.

Un miliardo di perdite in otto anni

La Juventus continua a vivere un periodo difficile, anche dopo l’uscita di Andrea Agnelli. Negli ultimi otto bilanci consecutivi, dal 2017-18 al 2024-25, il club bianconero ha accumulato quasi un miliardo di euro di perdite. Una cifra record che testimonia la lunga crisi economica della società.

Gli azionisti si preparano ora a un nuovo aumento di capitale da 110 milioni, previsto per il 2026. Di questi, 30 milioni sono già stati versati dalla famiglia Agnelli tramite Exor, portando il loro impegno complessivo a 603 milioni di eurodal 2019 a oggi.

Dall’era d’oro di Agnelli al crollo post-Ronaldo

Sotto la presidenza di Andrea Agnelli, la Juventus aveva toccato l’apice del successo: sette scudetti consecutivi, due finali di Champions League e tre bilanci in utile tra il 2015 e il 2017.

L’era Elkann: nuova governance, stessi problemi

Con l’uscita di Agnelli, John Elkann ha assunto il pieno controllo della Juventus attraverso Exor, puntando su una governance più trasparente e su un piano di rilancio con l’obiettivo di tornare all’utile entro il 2027.

Nonostante la riduzione del monte ingaggi (da 340 a 240 milioni), la squadra non è riuscita a risalire. I risultati sportivi restano deludenti: solo una Coppa Italia vinta e due qualificazioni Champions, ma nessuna vera lotta per lo scudetto. Gli investimenti sul mercato — 100 milioni nel 2023-24 e 216 nel 2024-25 — non hanno prodotto risultati: terzo e quarto posto in Serie A e uscite premature in Europa.

Le prospettive future della Juventus

Nonostante la crisi, John Elkann ha ribadito l’impegno della famiglia Agnelli:

“Continuiamo a rafforzare la Juventus, in campo e fuori, come facciamo da oltre un secolo. Non vendiamo.”

Il futuro resta incerto, ma l’obiettivo dichiarato è chiaro: tornare a una Juventus vincente e sostenibile entro il 2027, dopo anni di bilanci in perdita e di ricapitalizzazioni a catena.