Inchiesta Prisma, il GUP di Roma accoglie le richieste di patteggiamento per gli ex dirigenti della Juventus

Il GUP di Roma ha accolto le richieste di patteggiamento avanzate dagli ex dirigenti della Juventus nell'indagine "Prisma" sulle possibili irregolarità nell'acquisto e vendita di giocatori.
Il 27 giugno, i loro avvocati avevano chiesto di patteggiare con queste pene: 1 anno e 8 mesi per l'ex presidente Andrea Agnelli, 1 anno e 2 mesi per l'ex vicepresidente Pavel Nedved, 1 anno e 6 mesi per l'ex direttore sportivo Fabio Paratici e per l'ex responsabile legale Cesare Gabasio, 1 anno per Stefano Cerrato e Marco Re, che sono stati entrambi responsabili delle finanze in periodi diversi, e per Stefano Bertola, ex responsabile operativo. Tutti i patteggiamenti superiori all’anno prevedono pene sospese e ammende.
È stato deciso il non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene, ex amministratore delegato della Juventus, per il quale i pubblici ministeri avevano chiesto di non procedere contro di lui. La Juventus dovrà pagare un'ammenda di 156.750 euro. Per quanto riguarda le 221 persone che si sono costituite come parte civile nel processo, sono stati raggiunti accordi economici con un terzo di loro, per un totale di 1 milione e 80mila euro, pagati da chi ha patteggiato, tranne Cesare Gabasio. Nel procedimento si contestano, a vario titolo, i reati di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.